Diciassette nazioni rappresentate, oltre 450 iscritti e ben 87 atleti stranieri. Sono i numeri da record dell’edizione 2023 del Giro di Sardegna. Si alza il sipario, sabato pomeriggio, sull’evento ciclistico amatoriale a tappe più noto a livello italiano e internazionale.
La kermesse, organizzata dalla ASD Mari&Monti di Tonino Scarpitti, sotto l’egida di CSAIN, torna sulle strade del sud-est dell’isola, tra Muravera, Costa Rei e Villasimius. Saranno sette giorni di pura adrenalina nelle sei entusiasmanti tappe in calendario.
Dal quartier generale della manifestazione, fissato all’interno del meraviglioso Villaggio Colostrai di Muravera, struttura a quattro stelle che con l’Hotel Club e il Camping Village “Torre Salinas” ospiteranno le oltre 600 presenze, a partire da domenica mattina, l’esercito di amatori sarà pronto a salire in sella per la lunga settimana di gare.
Il menù è ricco e costruito per soddisfare al meglio tutte le esigenze. Come da tradizione ci sarà un Medio Giro e un Gran Giro, strutturati con percorsi di Medio e Gran Fondo.
Si partirà domenica mattina, alle 9.00 in punto, con la prima tappa “La Costa di Villasimius”. Saranno 113,5 km (per il Medio Giro) e 137,5 (Gran Giro). La gara sarà valida per il Campionato Internazionale di Medio Fondo CSAIN, non attraverserà nessun centro abitato ma sarà un’autentica prima magica immersione, nelle gole del Riu Cannas e tra le meraviglie di profumi e colori del mare di Sardegna.
La seconda tappa, in programma lunedì, sarà la consueta Cronometro Individuale. Lo scenario scelto per i 25,2 km con partenze scandite ogni minuto è questa volta la SS125. Sarà un tracciato veloce e rettilineo che ben si presta alle alte velocità.
Martedì, terzo giorno di confronti, sarà la volta della terza tappa, la “Costa Rei e Villasimius”, un braccio di ferro in riva al mare (78,7 km per il Medio Giro e 104,8 per il Gran Giro), sostanzialmente pianeggiante che ben si presterà a immediate fughe a chi vorrà provarci.
Mercoledì, quarta tappa con la consueta Crono a Squadre maschile e femminile, appuntamento che darà respiro alla impegnativa settimana e che si svolgerà su un tracciato pianeggiante di 21,8 km nei pressi dello stagno di Colostrai.
Giovedì, nuova prova complessa, questa volta tra le montagne dell’interno. La quinta tappa “I Monti del Gergei” (80,2 km per il Medio Giro, 114,1 km per il Gran Giro) si compone di una impegnativa salita “alpina” verso le vette di Villasalto, per poi fare direzione verso San Nicolò Gerrei e Ballao.
Sarà forse tutto già deciso o forse no, venerdì, quando i corridori dovranno avere a che fare con l’ultima fatica del Giro, il “Finale in salita” della sesta tappa, 34,5 km con un dislivello di 823 metri fino alla conquista del balcone naturale di Burcei. Quest’ultima tappa, insieme alla 1ª e alla 2ª, daranno vita al “Campionato Nazionale di Combinata”
Nella lunga settimana non mancherà poi lo spazio per percorsi brevi e non agonistici del tour e per i Randonneurs della 900 km di Sardegna. Presenti, come ogni anno, i nomi di spicco del panorama ciclistico di ieri e di oggi. Tra tutti fa eco la presenza di Max Lelli, professionista dal 1989 al 2004, con in bacheca ben 7 Giri d’Italia, 11 Tour de France e 5 Vuelta di Spagna, oltre a numerosi successi in Italia e all’estero. Lelli compare anche nell’albo d’oro della manifestazione, come vincitore dell’edizione del GiroSardegna 2012.
Tra gli atleti che hanno segnato la storia del ciclismo amatoriale e delle Gran Fondo italiane spicca Daniele Bertozzi, autentico dominatore per almeno quindici anni della specialità e detentore delle prime tre edizioni del “GiroSardegna”. Con lui anche Patrizia Cabella, altro nome cult della competizione isolana, e Larissa Drysdale, l’olandese campionessa mondiale 2022 a cronometro.
Tante presenze ma anche un assenza che dispiace: è quella Antonio Pegoraro, ciclista veneto con all’attivo tutte le edizioni precedenti, frenato da un recente incidente in bici. Saranno ancora della famiglia, non potrebbe essere diversamente, invece, i sempreverdi lombardi Mauro Genghini (25 edizioni all’attivo) e Guido Viganò (20).
Per il secondo anno consecutivo presenti al Giro anche le Pink Flamingos, team tutto al femminile deciso a portare con vigore mai assopito il prezioso messaggio positivo di donne che hanno combattuto – e vinto – la loro lotta contro il cancro.
«La costante presenza di medesimi atleti anno dopo anno ci inorgoglisce ma ci carica anche di una bella responsabilità – spiega Tonino Scarpitti, presidente del comitato organizzatore e deus ex machina della manifestazione – ad ogni edizione l’atleta si aspetta perlomeno lo stesso standard organizzativo e forse qualche ulteriore step di crescita. Noi ce la mettiamo tutta ogni anno con il medesimo entusiasmo.»
L’intera settimana, a partire dalla consueta presentazione in diretta di sabato pomeriggio al Villaggio Colostrai, potrà godere della totale copertura giornalistica dell’emittente Directasport, che curerà con dirette, interviste ai protagonisti e puntuali speciali di tappa la 27ª puntata della saga. La redazione lavorerà a stretto contato con il videomaker Gabriele Tramonte che, novità di questa stagione, offrirà spettacolari immagini col drone. Ingredienti che aiuteranno a far innamorare dell’isola chi pedala, ma soprattutto chi ancora non ha avuto modo di conoscere i meravigliosi scenari della costa sud-orientale della Sardegna.