La prima gara post Covid del CUS Cagliari porta in dote una sconfitta. La Bruschi San Giovanni Valdarno ha espugnato Sa Duchessa con il risultato di 64 a 54, ma per riuscirci ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie contro una formazione combattiva nonostante le condizioni ancora precarie. Le universitarie, infatti, hanno lottato con il coltello tra i denti, rendendo la gara incerta ed equilibrata per oltre 30 minuti. Solo nel finale le ospiti, guidate da Olajide, hanno prodotto lo strappo vincente, approfittando anche di un comprensibile calo delle rossoblù.
La gara. La voglia tornare in campo è tanta e lo si evince anche dall’ottimo approccio, con Saias che firma il primo allungo sul 7-1. San Giovanni Valdarno, giunta a Cagliari con una rotazione ridotta, pian piano sistema la sua difesa e trova il pari con il canestro di De Pasquale. Il CUS fa registrare un nuovo strappo che lo porta fino al +7 (17-10), ma nel finale di quarto le ospiti trovano i punti che consentono di mettere le cose in equilibrio (17-16).
L’inizio del secondo periodo è ancora di marca cussina, con il canestro di Prosperi che spinge le rossoblù fino alla doppia cifra di vantaggio (28-18). L’inerzia è totalmente nelle mani delle ragazze di Federico Xaxa, che alla lunga, però, devono fare i conti con Olajide: la lunga arrivata da Battipaglia, infatti, fa valere la sua fisicità, e – da sola – mette in piedi un break di 10-0 che permette alla Bruschi di sorpassare prima dell’intervallo.
Al rientro in campo le toscane danno seguito al loro buon momento. Nonostante la condizione ancora da registrare, il CUS lotta con il coltello tra i denti e trova il modo di contro sorpassare grazie a una bomba di Niola che vale il 42-41. La tripla di Miccio, però, frena gli entusiasmi e consente al quintetto di Franchini di mettere la testa avanti al 30’ sul 42-45.
Nell’ultimo quarto la benzina inizia a scarseggiare tra le fila universitarie. San Giovanni Valdarno, allora, ne approfitta per scappare con Missanelli, autrice del primo vantaggio in doppia cifra (45-55). Il CUS si danna l’anima per riaprire i conti anche con l’apporto della rientrante Striulli, protagonista di 15 minuti di buona qualità, ma nel finale Olajide e compagne non sbagliano più nulla e concedono più nulla e conducono in porto il risultato sul 54-64.
Questo il commento post partita di coach Federico Xaxa: «Gli ultimi 53 giorni sono stati i più brutti della mia carriera sportiva – ammette – il Covid ci ha messi in difficoltà sia dal punto di vista fisico, visto che quasi tutti abbiamo presentato sintomi, sia sotto l’aspetto psicologico. Negli ultimi dieci giorni, però abbiamo lavorato bene, e oggi avevamo grande voglia di tornare in campo. Ovviamente non eravamo nella situazione migliore per affrontare una squadra attrezzata come San Giovanni Valdarno. Finché ci sono state le energie abbiamo giocato alla pari. Stiamo recuperando Striulli, giocatrice fondamentale per noi sotto ogni punto di vista. Ora ci aspetta una vera e propria ‘mission impossible’, ovvero evitare i playout. Il gruppo crede in questo obiettivo e ci vuole provare. Ci attendono mesi intensissimi, con tanti doppi impegni settimanali. Forse una situazione del genere non era mai capitata a questo livello. Viaggiamo a fari spenti e proveremo a toglierci delle soddisfazioni».
CUS Cagliari-Bruschi San Giovanni Valdarno 54 a 64
CUS: Caldaro 2, Saias 7, Niola 9, Prosperi 9, Ljubenovic 11, Puggioni 3, Martis n.e., Striulli 5, Sorbellini 6, Petrova 2, Madeddu, Aymerich n.e. Allenatore: Xaxa.
San Giovanni Valdarno: De Pasquale 4, Miccio 12, Nativi 7, Missanelli 6, Olajide 23, Sasso 2, Trehub 3, Gregori 7. Allenatore: Franchini.
Parziali: 17 a 16; 28 a 30; 42 a 45; 54 a 64.