Il tanto sospirato ritorno a Selargius, finalmente diventa realtà: dopo un’esperienza a Treviso (Girone Nord), Mounia El Habbab torna a vestirsi di giallonero, e sarà una giocatrice del Basket San Salvatore per il torneo di Serie A2 Femminile 2023/2024.
Fiorentina, classe 1994, El Habbab è una lunga versatile, in grado di occupare gli spot di ala forte e pivot. La sua struttura fisica (188 centimetri di altezza) e il suo senso della posizione dentro il pitturato la rendono inoltre un’ottima rimbalzista.
Il suo percorso cestistico è iniziato nelle fila del Florence Basket, sodalizio con cui ha esordito in Serie A2 nel 2010/11 e con cui ha poi militato ininterrottamente in Serie B fino alla stagione 2015/16. L’anno seguente si è trasferita nella vicina San Giovanni Valdarno, dove ha giocato prima in Serie B e poi in A2 facendo registrare numeri di rilievo (9.4 punti e 7.1 rimbalzi nella stagione 2017/18). Le sue qualità non sono passate inosservate alle squadre del gradino di sopra: Battipaglia, infatti, le ha permesso di esordire nella massima serie durante il campionato 2018/19. Successivamente è stata Palermo, ancora in A1, totalizzando 19 presenze. Nell’estate del 2020, quindi, l’approdo a Selargius, dove – nonostante alcuni infortuni – è riuscita a contribuire con 11.0 punti e 8.2 rimbalzi di media alla prima, storica, qualificazione ai playoff del club di viale Vienna. Cifre lusinghiere, addirittura migliorate nell’annata successiva (12.2 punti e 8.9 rimbalzi per gara), ugualmente culminata con la Techfind in post season.
Mounia El Habbab ha chiuso l’ultimo campionato con la canotta della Podolife Treviso (Girone Nord dell’A2), chiudendo la regular season al settimo posto e approdando al primo turno dei playoff contro Castelnuovo Scrivia. Per lei 6.3 punti e 5.3 rimbalzi di media in 10 gare disputate.
«Selargius è la mia seconda casa – afferma l’ala/pivot – l’ho sempre detto e tornare non può che rendermi felice. L’ultimo è stato un anno che tra alti e bassi mi ha dato l’opportunità di andare a giocare per mezza stagione a Treviso e confrontarmi con un livello diverso. Non è stato semplice ambientarmi, ma l’allenatore, cui va il mio più grande ringraziamento per la fiducia vista la situazione da cui venivo, la società e la squadra mi hanno aiutato molto in questo è devo ringraziare anche loro. Ho seguito il San Salvatore nell’ultimo anno e devo dire che ha mostrato un gioco completamente diverso rispetto a quando c’ero io. Si è vista molta più rapidità, mentre la difesa è sempre stata attenta e aggressiva. Coach Simone Righi non lo conosco, ma mi ha fatto una buona impressione sull’impronta di gioco che vuole dare e il ruolo di ogni singola giocatrice che lui ha in mente è fondamentale per una buona stagione. Selargius mi ha preso quando venivo da una stagione di A1 non molto esaustiva. Avevo deciso di tornare in A2 per riscattarmi e trovare quella voglia che mi mancava. Sono molto affezionata a questa piazza.»
Sul prossimo campionato: «Ci sarà una suddivisione diversa rispetto a quella cui siamo sempre stati abituati. Per noi giocatrici è uno stimolo maggiore, finalmente Nord e Sud si si mescolano e quindi il livello si alza. Credo possa essere qualcosa di interessante, solo il tempo però potrà dare una risposta definitiva”. Sugli obiettivi: “Vorrei che la mia squadra fosse competitiva con tutti – spiega – e sarebbe bello, finalmente, poter approdare in Coppa Italia e poi ai playoff: un campionato a parte, dove bisogna trovare nuove energie e mettere da parte la stanchezza della regular season. Personalmente, invece, vorrei migliorare tutti quei dettagli che possono fare la differenza».
«Aggiungiamo un ulteriore tassello nella creazione di un reparto lunghe solido e fisico – spiega coach Simone Righi – siamo certi che Mounia potrà rivelarsi fondamentale sia per la sua capacità di aggiungere profondità alla squadra, che per la sua duttilità nel ricoprire due ruoli vicino a canestro. La sua energia sarà senz’altro uno stimolo per le compagne nei momenti di difficoltà, così come il suo impatto difensivo potrà aiutarci a scatenare la transizione. Offensivamente, invece, ci sarà concretezza sia vicino che lontano da canestro. Mi aspetto da lei maturità e voglia di rivincita dopo una stagione trascorsa parzialmente lontano dal campo.»