La Techfind San Salvatore edizione 2021/2022 ha scelto la linea della continuità: dopo le conferme di Cutrupi, Ceccarelli ed El Habbab, la società selargina ha definito anche la permanenza in giallonero della guardia Francesca Mura, giocatrice cresciuta nel vivaio di viale Vienna.
La carriera. Esterna di 178 centimetri, classe 2000, Mura ha svolto tutta la trafila giovanile nel San Salvatore fino ad approdare, appena 16enne, in prima squadra. Negli anni ha saputo guadagnare uno spazio sempre maggiore nelle rotazioni, ottenendo, nel 2017/18, anche un posto in pianta stabile nel quintetto titolare (3.6 punti di media a partita).
L’anno successivo, però, la sua stagione si è conclusa prematuramente a causa di un infortunio al ginocchio accusato durante una gara esterna contro Forlì. Dopo un periodo di recupero, la guardia ha saputo riacquistare la condizione: nel 2019/2020 ha totalizzato 12 presenze con la canotta della Techfind, poi, nel mese di gennaio, il trasferimento in prestito al CUS Cagliari, con cui ha disputato 5 gare prima dello stop a causa dell’emergenza Covid. La scorsa estate il ritorno nella sua Selargius, dove ha saputo fornire un contributo positivo nella migliore annata nella storia del club: per lei 2.4 punti, 1.3 rimbalzi, 1.0 assist in 14.2 minuti di impiego medio con un high di 12 personali nella sfida casalinga con Bolzano.
Francesca Mura è stata inoltre una habituè delle selezioni giovanili azzurre: negli anni, infatti, ha svolto vari tornei e raduni con le selezioni Under 14, Under 15 e Under 18. Fuori dal campo, invece, frequenta il Corso di Laurea in Scienze dei Servizi Giuridici all’Università di Cagliari.
«Il San Salvatore è casa mia – afferma Francesca Mura – sono nata e cresciuta tra queste mura e non posso che essere felice di indossare la maglia giallonera, che un po’ mi fa da pelle. Mi piacerebbe che nella prossima stagione tutte le persone che ci hanno seguito sui social o da un televisore possano finalmente vederci giocare dal vivo riprovando il brivido del campo. Lo scorso campionato è stato un po’ anomalo, sia per il fattore Covid che per la mancanza dei nostri fantastici tifosi. E tra questi è impossibile non nominare Sign. Cinus. Personalmente mi manca moltissimo e con sincerità posso dire che ogni tanto guardare quella sedia e non vedere lui o andare via dal campo a tarda sera e non salutarlo un po’ fa male. Nell’ultimo anno abbiamo provato a onorare nel miglior modo possibile la sua memoria portando la sua ‘creatura’ il più in alto possibile. Non smetterò mai di ringraziarlo per aver fondato questa società e per aver contribuito in ogni modo a farci sorridere. Negli ultimi mesi sono cresciuta tanto, soprattutto per merito dell’allenatore, dello staff tecnico e delle mie preziose compagne, che voglio ringraziare di vero cuore. Ma non bisogna mai accontentarsi, per cui nel prossimo campionato cercherò di lavorare ancor più duramente insieme a tutto il gruppo per vedere fin dove potremo spingerci in classifica.»