Partiranno il prossimo 14 ottobre gli interventi di riqualificazione e rilancio del centro storico di Arzachena.
Lo studio del piano è partito quasi due anni fa con una sinergia tra vari assessorati, professionisti, funzionari dell’ente e cittadini con l’obiettivo di intervenire in modo organico e a lungo termine sul vecchio quartiere di Arzachena.
«Le delibere discusse hanno un peso consistente, concretizzano uno dei punti fondamentali del nostro mandato – ha sottolineato il sindaco Roberto Ragnedda -. Gli interventi sul centro storico rappresentano un volano per lo slancio dell’intero territorio. Sono prioritari per restituire ad Arzachena il ruolo centrale che merita e riaffermarne il valore storico, economico e sociale agli occhi della comunità, dei turisti e degli investitori. È un momento di rinascita che, idealmente, leghiamo al traguardo dei 100 anni dall’autonomia del paese da Tempio Pausania. I documenti approvati segnano l’avvio di un percorso organico di rigenerazione urbana che parte dal rinnovamento immediato di piazza Risorgimento: verrà riportata all’aspetto originario, liberando gli spazi da infrastrutture ridondanti. Ai lavori in piazza si affianca l’acquisizione di tre immobili storici da convertire in spazi multifunzione per attività culturali, oltre al servizio di consulenza gratuita ai cittadini per sfruttare bonus e incentivi offerti dal governo grazie a cui rigenerare il patrimonio immobiliare privato. Attraverso questi ed altri passaggi, cancelleremo i segni di degrado e abbandono del centro, attrarremo nuovi investimenti, stimoleremo il mercato del lavoro e miglioreremo la qualità della vita degli arzachenesi. Importante sarà la collaborazione tra pubblico e privato: l’ente sta facendo la sua parte, ma questo piano darà i suoi frutti se anche aziende e cittadini investiranno allo stesso modo.»
Antonio Caria
Si è parlato del nuovo commissariato della Polizia di Stato di Porto Cervo, a Liscia di Vacca nel corso dell’incontro tra il sindaco Roberto Ragnedda, la vicesindaco Cristina Usai, l’assessore dei Lavori pubblici Fabio Fresi ed il sottosegretario del ministero degli Interni, Ivan Scalfarotto.
«Una destinazione turistica come Porto Cervo, con l’afflusso di visitatori e le problematiche che presenta, necessita di un presidio che sappia rispondere alle tante necessità sul fronte della sicurezza e della vigilanza – ha dichiarato Cristina Usai –. Una delle caratteristiche delle località balneari a forte flusso stagionale è l’esigenza di riscontri rafforzati e amplificati in termini di ordine pubblico. Garantire questo servizio è un valore aggiunto per chi trascorre le vacanze nel territorio.»
«Il viceministro ha apprezzato il percorso amministrativo e lo sforzo portato avanti con questo studio e ha promesso il suo impegno nel seguire le procedure necessarie all’avvio della progettazione definitiva e dell’appalto lavori. A breve riceveremo notizie sull’esito delle valutazioni del Ministero, considerato che il passaggio dall’attuale sede provvisoria della Polizia a Cannigione deve avvenire entro il 2023 – ha aggiunto Fabio Fresi -. Accelerare l’iter significa mettere al sicuro la sede arzachenese della Polizia di Stato che, altrimenti, potrebbe essere revocata. Per questo, fin dall’insediamento, abbiamo seguito le fasi di acquisizione dell’edificio a Liscia di Vacca che, da struttura parzialmente abusiva e fatiscente, diverrà un moderno presidio di legalità ed ordine pubblico.»
La nuova sede sostituirà quella provvisoria aperta sul lungomare di Cannigione.
Antonio Caria
Ha attraccato mercoledì, a Porto Cervo, presso il molo A, Nave Leonardo, Unità del Centro NATO per la Ricerca e la Sperimentazione Marittima (CMRE) di La spezia, con equipaggio della Marina Militare Italiana, che supporterà il progetto di One Ocean Foundation sul Canyon di Caprera.
A dare il benvenuto all’arrivo della nave sono stati Jan Pachner, segretario generale di One Ocean Foundation, il sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda, Catherine Warner Direttrice CMRE NATO, Riccardo Bonadeo, vicepresidente di One Ocean Foundation e Gianni Lampis, assessore della Difesa dell’Ambiente.
L’attività è frutto di un accordo di partnership tra One Ocean Foundation, fondazione nata nel 2018 con la missione di promuovere la salvaguardia dei mari, ed il CMRE, organo esecutivo della NATO Science and Technology Organization (STO), che vanta oltre 60 anni di esperienza nella ricerca in ambiente marittimo e 20 anni di ricerche sui cetacei e che ha messo a disposizione della Fondazione le sue più alte competenze tecnologiche.
Dopo una breve sosta, la Nave è ripartita per l’area delle operazioni allo scopo di completare il posizionamento delle tre sonde acustiche “smart” 3D, in grado di garantire la raccolta di dati ambientali ad alte profondità in maniera totalmente autonoma. L’attività di ascolto consentirà di ottenere informazioni utili a valutare la presenza e studiare i comportamenti dei cetacei nel Canyon di Caprera, dati particolarmente preziosi e funzionali all’obiettivo della Fondazione: raccogliere evidenze scientifiche sull’alto valore ambientale dell’area, garantendo la salvaguardia dei mammiferi marini che popolano queste acque della Sardegna.
La commissione Sanità, presieduta daDomenico Gallus (Udc-Cambiamo) ha ascoltato i Sindaci della Gallura sulle problematiche del sistema sanitario nel territorio.
Gli amministratori locali, con gli interventi dei Sindaci di Tempio Giovanni Antonio Addis, di Arzachena Roberto Ragnedda, di La Maddalena Fabio Lai e del vice Sindaco di Olbia Michele Fiori, hanno richiamato l’attenzione della commissione sulla situazione “di emergenza” della sanità gallurese, determinata dalle preoccupanti carenze di organico (medici, specialisti, infermieri, guardie mediche e
turistiche, tecnici di laboratorio) in tutti gli ospedali, ed aggravata in questa prima fase della stagione estiva nella quale il sistema è sottoposto ad un ulteriore “stress” per la presenza dei turisti e l’aumento dei tempi di percorrenza.
Per queste ragioni la Gallura, hanno sostenuto ancora i Sindaci, è l’area della Sardegna più “esposta” dal punto di vista della funzionalità del servizio sanitario, ed ha ricevuto finora riposte inadeguate rispetto alla gravità della situazione. Sappiamo che ci sono iniziative in corso, hanno concluso, ma noi aspettiamo i fatti e chiediamo alla Regione di adottare misure straordinarie in tempi brevi.
Dopo i Sindaci hanno preso la parola diversi consiglieri regionali: Roberto Li Gioi (M5S), Giovanni Antonio Satta (Misto), Daniele Cocco (Leu), Dario Giagoni (Lega), Francesco Agus (Progressisti), Gianfranco Ganau e Rossella Pinna (Pd), Antonio Mario Mundula (Fdi) e Stefano Schirru (Psd’Az). Tutti, sia pure con accenti in parte diversi, hanno sollecitato la necessità di un segnale forte da parte della Regione, necessario sia a livello generale per accelerare la “ripartenza” del sistema dopo la pandemia superando la lunga transizione che sta accompagnando la riforma, sia rispetto alle tante reali specificità della sanità gallurese.
Nella replica, l’assessore della Sanità Mario Nieddu ha riconosciuto che le carenze di organico sono uno problema strutturale della sanità sarda, non solo in Gallura. Tuttavia, ha proseguito, sono stati banditi numerosi concorsi nel 2019 (anche per anestesia e medicina interna) grazie ai quali contiamo di immettere nuovo personale nel sistema. L’assessore, riferendosi al rifiuto di numerosi professionisti ad occupare sedi “disagiate”, ha comunicato di aver dato disposizioni per eliminare questi candidati dalla graduatorie. Per quanto riguarda i problemi delle strutture di pronto soccorso, Mario Nieddu ha illustrato due proposte che potrebbero dare una riposta efficace: i cosiddetti “punti di continuità assistenziale” presidiati da specialisti dalle 8 alle 20.00, ora all’esame della conferenza Stato Regioni, e l’impiego nella medicina di urgenza dei professionisti Usca selezionati a suo tempo per il contrasto alla pandemia. «Si sta intervenendo anche per fronteggiare l’emergenza-pediatri – ha detto ancora Mario Nieddu -, aumentando il numero dei pazienti assegnati ad ogni specialista».
A proposito della sanità territoriale, infine, l’assessore ha annunciato che gli “scorpori” fra le 8 Asl previsti dalla riforma dovrebbero essere completati entro la fine dell’estate.
La commissione ha inoltre approvato all’unanimità una risoluzione con la quale si sollecita l’inserimento all’ordine del giorno del Consiglio del punto relativo all’elezione del Garante “delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale”.
Domani, intanto, la commissione sarà a Nuoro, dalle 10.30, per un sopralluogo alle strutture sanitarie locali mentre, nella prossima riunione, si procederà all’esame congiunto delle tre proposte di legge in materia di autismo.
Si è concluso, ad Arzachena, il progetto di riqualificazione dell’area verde lungo rio San Pietro in zona Fraicu con la ricostruzione del ponte in legno crollato nell’alluvione del 2013.
«Il Comune – fa sapere l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Ragnedda –, con il suo assessorato ai Lavori Pubblici, ha investito 160mila euro di fondi comunali per questo intervento. Sono state eliminate le barriere architettoniche grazie a un percorso pedonale funzionale e accessibile anche a soggetti con mobilità ridotta, che si aggiunge all’unica scalinata di ingresso preesistente. Oltre a collegare due quartieri, la nuova sistemazione garantisce il decoro urbano e la valorizzazione dell’intera area. Inoltre, da qui partirà il percorso naturalistico Capizzal di Ponti – Li Conchi che affiancherà il centro abitato sul lato est per integrarlo con il prezioso patrimonio naturalistico locale, inclusa le monumentali rocce di Contra di Picia e del Fungo.»
Sempre sul fronte dei lavori pubblici, riprenderanno i lavori a Manganedda. L’importo è di 150mila euro per completare le infrastrutture in via Pellegrino Rossi fino a congiungersi con la lottizzazione alle spalle dell’istituto alberghiero.
«L’intervento – sottolineano ancora gli amministratori – riqualifica il quartiere e contribuisce a uno sviluppo ordinato del centro urbano, oltre a garantire un’ulteriore arteria per il deflusso del traffico in zona.»
Antonio Caria
Alessandro Dongu e Marcello Pileri sono i due nuovi ispettori ambientali del comune di Arzachena. A firmare il decreto di nomina è stato il sindaco, Roberto Ragnedda.
«L’iniziativa di nominare una squadra di ispettori a sostegno dei funzionari dell’ufficio Ambiente e degli agenti di polizia ambientale – spiega il delegato dell’Ambiente, Michele Occhioni – rientra tra le misure intraprese dal Comune a tutela della qualità dell’ambiente, del decoro urbano e alla crescita della percentuale di raccolta differenziata che, nel 2020, ha superato positivamente l’80% ad Arzachena. Il risultato è valso il riconoscimento di Comune costiero riciclone da Legambiente.»
Antonio Caria
Il campo sportivo di Abbiadori, nell’immediato entroterra di Porto Cervo, sarà il teatro di una tappa dell’Italia Polo Challenge. Per l’occasione l’impianto cambierà letteralmente look: scuderie per un centinaio di cavalli, il terreno del campo di calcio rivisitato per accogliere al meglio questa spettacolare disciplina equestre in versione polo arena, tribune libere per gli appassionati e un elegante quanto accogliente villaggio di ospitalità.
«La Sardegna vanta una grande tradizione negli sport equestri. Siamo entusiasti di riaccenderla in grande stile grazie al prestigioso circuito Italia Polo Challenge, che ospitiamo fino al 2023 in partnership con la Federazione Italiana Sport Equestri – ha sottolineato Roberto Ragnedda, sindaco di Arzachena -. Accanto a Cortina e Roma, non poteva esserci che il borgo di Porto Cervo e il magnifico territorio di Arzachena tra i migliori campi da gioco selezionati per la competizione.»
Antonio Caria
Arriva sul tavolo della Regione la mozione approvata il 4 maggio dal Consiglio comunale di Arzachena che vuole conoscere le strategie e le azioni da adottare in previsione della stagione estiva.
Secondo i dati forniti dal comune, il comparto turistico locale segna il primato in Sardegna per numero di presenze, metà delle quali sono di origine straniera. Sono oltre 1 milione e 220 mila quelle registrate in totale nelle 160 strutture alberghiere ed extra alberghiere, senza contare le presenze nelle 2 mila seconde case sparse nei borghi di Cannigione, Baja Sardinia, Porto Cervo, Liscia di Vacca e nell’agro. Sul fronte lavoro, il personale con contratto stagionale impiegato nella zona è stimato in circa 6mila persone. Con questi numeri, l’Amministrazione comunale necessita di risposte urgenti su temi specifici, considerato che, da metà maggio, si assisterà ai primi reali allentamenti nelle restrizioni sugli spostamenti da altre regioni italiane e dall’estero.
«Oltre a rinnovare la richiesta di un rafforzamento dei servizi sanitari, chiediamo riscontri immediati in merito alle ulteriori azioni che la Regione Sardegna intende attivare per contenere la diffusione del virus durante la stagione estiva al fine di garantire vacanze sicure ai turisti che, già da tempo, prenotano viaggi verso mete concorrenti visto il clima di incertezza che regna nell’Isola – ha sottolineato il sindaco, Roberto Ragnedda -. Assicurare servizi sanitari efficienti per i turisti, per i residenti e, in primo luogo, per i lavoratori, è la battaglia che portiamo avanti fin dallo scorso gennaio. l’Amministrazione comunale necessita di risposte urgenti su temi specifici, considerato che, da metà maggio, si assisterà ai primi reali allentamenti nelle restrizioni sugli spostamenti da altre regioni italiane e dall’estero.»
Antonio Caria
Anche il comune di Arzachena ha aderito all’associazione nazionale Città del Vino.
«L’adesione valorizza il sistema territoriale dal punto di vista economico, sociale e ambientale e rafforza la notorietà di Arzachena fuori dai confini regionali anche in questo settore – ha detto il sindaco Roberto Ragnedda –. L’associazione ha lo scopo di sostenere le produzioni di eccellenza, di tutelare i vitigni autoctoni e le tipicità dei territori. Con questa collaborazione, mettiamo in evidenza l’impegno e il lavoro dei nostri imprenditori che, da anni, fanno conoscere il territorio nel mondo grazie ai loro prodotti. Inoltre, l’operazione sposa altre iniziative portate avanti in tal senso, come la partnership con l’università di Cagliari per il corso di laurea “Paesaggi divini” e l’istituzione del marchio De.Co. (Denominazione comunale di origine), a tutela delle piccole produzioni che non possono ambire alla Doc o alla Docg.»
In totale, sono oltre 200 gli ettari coltivati a vite e ben 23 le aziende iscritte alla Camera di Commercio di Sassari attive nel settore della coltivazione e della produzione, di cui 5 iscritte all’Organismo di Controllo come vinificatori e imbottigliatori di Vermentino di Gallura Docg, Moscato di Sardegna Doc e Colli del Limbara IGT. Ricordo che Arzachena, inoltre, vanta le denominazioni Doc e Docg per la produzione del Vermentino di Gallura Docg, quest’ultima unica in Sardegna, il Cannonau Doc e il Moscato di Sardegna Doc.
Tra gli strumenti e gli eventi messi in campo dalla Città del vino rientrano “Calici di stelle”, la “Giornata europea dell’enoturismo”, “La strada del vino” ed i concorsi enologici, ma anche gli stage per giovani produttori.
Antonio Caria
Il comune di Arzachena ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale hanno siglato un accordo per un progetto di studio e ricerca sulla conoscenza e la ricostruzione del paesaggio storico del territorio.
«La valenza di questo accordo è duplice – ha dichiarato il sindaco Roberto Ragnedda -, finalmente riusciamo a inserire il nostro patrimonio storico in un circuito nazionale e internazionale grazie al Cnr, che rappresenta un’eccellenza in campo scientifico. I siti storici sono un asset fondamentale per lo sviluppo del turismo nei mesi di spalla. Ma ci poniamo anche un altro obiettivo, quello di raccontare la storia di Arzachena alle nuove generazioni con strumenti appetibili per il loro target: valorizziamo la storia e, allo stesso tempo, ci proiettiamo al futuro, al mondo dei giovani.»
La ricerca pone le basi per la creazione di un tour virtuale fruibile da smartphone, tablet, pc o da caschi immersivi che mostrerà lo stato attuale e originario della necropoli di Li Muri e del complesso nuragico La Prisgiona. Quest’ultimo, in particolare, potrebbe diventare lo scenario di un videogame con cui ampliare il target di fruitori e conoscitori del patrimonio storico locale attraverso nuove piattaforme.
«È un privilegio e una grande opportunità per Arzachena siglare questa convenzione con uno dei massimi enti di rilevanza nazionale e internazionale nel campo della ricerca per valorizzare il nostro patrimonio archeologico grazie a nuovi strumenti digitali – ha aggiunto l’assessore della Cultura e dello Spettacolo, Valentina Geromino -. Lo studio sarà concentrato sui siti de La Prisgiona e Li Muri.»
Antonio Caria