«L’idea è grandiosa: costruire una flotta aerea tutta sarda, assumere gli ex dipendenti Air Italy, utilizzare gli aerei Alitalia e vivere in un’isola ricca, soleggiata e felice. Peccato, che il presidente Christian Solinas, abbia la memoria corta, e nemmeno il fallimento esemplare della flotta navale sarda serva a riportarlo alla realtà. Sono convinta che i sardi, dopo due anni e mezzo di leggi impugnate, sappiano distinguere un progetto concreto da uno specchietto per le allodole lanciato in vista delle prossime elezioni amministrative. Tuttavia il Consiglio regionale ha approvato un emendamento che stanzia 300mila euro per finanziare uno studio sulla fattibilità di una flotta aerea sarda. E questo accade mentre da due anni e mezzo l’assessorato regionale dei Trasporti non è ancora riuscito a garantire la continuità territoriale aerea ma continua a procedere con gare di emergenza. Tutto ciò è incredibile e vergognoso.»
Lo dichiara la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Desirè Manca che ha presentato un’interrogazione al presidente della regione, Christian Solinas e all’assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde.
«Non dimentichiamo che la prima nave della Regione Sardegna marchiata con i Quattro Mori e la scritta Saremar salpò dal porto di Civitavecchia per raggiungere Golfo Aranci nel giugno 2011. Ma il sogno di una Regione armatrice finì presto con una bocciatura da parte della Commissione europea per aiuti di Stato, la successiva richiesta di restituzione di 10,8 milioni di euro alla Saremar ed il fallimento della società. E non dimentichiamo neanche che nell’aprile 2015 partirono le lettere di licenziamento ai 167 lavoratori Saremar – conclude Desirè Manca -. La costituzione di una flotta aerea sarda deve necessariamente rispettare il quadro normativo europeo di riferimento, altrimenti la Regione Sardegna rischierà un nuovo intervento fallimentare, costato 300mila euro soltanto per la fase di valutazione.»
Lo dichiara la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Desirè Manca che ha presentato un’interrogazione al presidente della regione, Christian Solinas e all’assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde.
«Non dimentichiamo che la prima nave della Regione Sardegna marchiata con i Quattro Mori e la scritta Saremar salpò dal porto di Civitavecchia per raggiungere Golfo Aranci nel giugno 2011. Ma il sogno di una Regione armatrice finì presto con una bocciatura da parte della Commissione europea per aiuti di Stato, la successiva richiesta di restituzione di 10,8 milioni di euro alla Saremar ed il fallimento della società. E non dimentichiamo neanche che nell’aprile 2015 partirono le lettere di licenziamento ai 167 lavoratori Saremar – conclude Desirè Manca -. La costituzione di una flotta aerea sarda deve necessariamente rispettare il quadro normativo europeo di riferimento, altrimenti la Regione Sardegna rischierà un nuovo intervento fallimentare, costato 300mila euro soltanto per la fase di valutazione.»
Antonio Caria