La sala convegni dell’Hotel Catalunya di Alghero, ha ospitato il convegno “Il ponte che vogliamo – continuità territoriale aerea e dintorni”. Un incontro pubblico molto partecipato che ha voluto tracciare il “perimetro” dei contenuti politici e tecnici del convegno e ha abbozzato alcune proposte operative.
Gli interventi hanno focalizzato l’attenzione sulla esigenza di superare la fase convulsa delle legittime proteste per una continuità territoriale aerea claudicante, e si sono sforzati di contribuire tecnicamente e politicamente a disegnare un sistema del trasporto aereo sardo che parta da una continuità territoriale vera ed effettiva e che assuma le sembianze ideali di un vero ponte fra l’isola e il continente. Non di sola continuità territoriale si è discusso, ma anche di tratte e collegamenti tesi a costruire una rete che unisca in modo efficace l’isola al continente, contribuendo alla crescita di flussi turistici e alla rivitalizzazione del tessuto imprenditoriale sardo. Non potevano poi mancare autorevoli proposte tese a meglio indirizzare l’applicazione, l’interpretazione e la modifica del quadro normativo europeo.
Il convegno ha iniziato a porre le basi per un progetto nuovo, che abbia la capacità di proiettarsi per almeno un decennio sul futuro dei collegamenti aerei dell’isola. Fra qualche giorno l’assessore Antonio Moro e i docenti dell’Università di Sassari terranno un incontro presso l’Enac per discutere della possibilità di disegnare il nuovo modello dei collegamenti aerei da e per la Sardegna.
Gli interventi hanno focalizzato l’attenzione sulla esigenza di superare la fase convulsa delle legittime proteste per una continuità territoriale aerea claudicante, e si sono sforzati di contribuire tecnicamente e politicamente a disegnare un sistema del trasporto aereo sardo che parta da una continuità territoriale vera ed effettiva e che assuma le sembianze ideali di un vero ponte fra l’isola e il continente. Non di sola continuità territoriale si è discusso, ma anche di tratte e collegamenti tesi a costruire una rete che unisca in modo efficace l’isola al continente, contribuendo alla crescita di flussi turistici e alla rivitalizzazione del tessuto imprenditoriale sardo. Non potevano poi mancare autorevoli proposte tese a meglio indirizzare l’applicazione, l’interpretazione e la modifica del quadro normativo europeo.
Il convegno ha iniziato a porre le basi per un progetto nuovo, che abbia la capacità di proiettarsi per almeno un decennio sul futuro dei collegamenti aerei dell’isola. Fra qualche giorno l’assessore Antonio Moro e i docenti dell’Università di Sassari terranno un incontro presso l’Enac per discutere della possibilità di disegnare il nuovo modello dei collegamenti aerei da e per la Sardegna.
Antonio Caria