«Impedendo un limite alla tariffa per i non residenti, l’Europa consente alle compagnie di praticare politiche aggressive di prezzo e profitto che minano i principi della continuità territoriale e mortificano il diritto dei sardi alla mobilità. Lo dimostrano gli esiti della gara per le rotte da e per l’Isola, dove le compagnie hanno dimostrato di abbandonare le rotte con una più alta percentuale di viaggiatori sardi in continuità per assicurarsi – rinunciando in parte o in tutto alla compensazione economica – i collegamenti con una più alta percentuale di traffico turistico.»
Lo ha detto l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, a Sassari, nel corso di un incontro organizzato da Confcommercio per discutere di continuità territoriale e di trasporti interni nel Nord Sardegna.
«Il danno per la Sardegna è duplice: da un lato si mette a rischio il diritto alla continuità e dall’altro si penalizza il tessuto produttivo e ricettivo dell’Isola con l’applicazione di tariffe fuori mercato che riducono competitività, opportunità e sviluppo. L’Europa in pratica mette in atto aiuti di Stato al contrario, agevola l’industria turistica della Penisola e disconnette la Sardegna dal sistema turistico italiano ed europeo», ha sottolineato l’assessore Antonio Moro.