«La modifica della regolamentazione in vigore è un atto imprescindibile per l’avvio di un progressivo processo di opere funzionali allo sviluppo dei traffici commerciali. Arbatax è l’unico porto dell’Ogliastra e della provincia di Nuoro che rappresenta una infrastruttura indispensabile per la Regione e il territorio, ma è il solo scalo escluso da un modello di pianificazione, programmazione, attuazione e gestione sinergico, garantito dalla Autorità di Sistema portuale, che invece coinvolge tutti gli altri scali marittimi sardi.»
A dichiararlo è stato l’assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde, dopo l’incontro che si è tenuto oggi per verificare la possibilità di modificare l’allegato A della legge 28 gennaio 1994 che esclude il porto di Arbatax dalla classificazione dei porti e dalla governance dell’Autorità di sistema portuale.
Tra le criticità emerse, il fatto che, non potendo essere definito “porto rifugio” e non essendo elencato tra quelli militari, crea difficoltà procedurali anche per l’inserimento nel sistema di depositi costieri Gnl, previsto dal progetto di metanizzazione della Sardegna.
«Risulta pertanto fondamentale – ha aggiunto Giorgio Todde – non solo per il territorio ma per l’intera Isola, dare una classificazione certa al porto, di cui è privo ai sensi della vigente normativa, in modo da definirne linee di espansione e ulteriori potenzialità di sviluppo, purtroppo, ancora inespresse.»
Alla riunione hanno preso parte anche gli assessori regionali all’Industria, Anita Pili, agli Enti locali, Quirico Sanna, il presidente dell’Autorità portuale, Massimo Deiana, gli amministratori locali e i rappresentanti di Confindustria e del Consorzio industriale dell’Ogliastra.
«È stato un incontro propedeutico e propositivo finalizzato a recepire le esigenze dei presenti da sottoporre all’esame del Ministero competente. Nel documento redatto – ha concluso Giorgio Todde – vengono chiariti tutti gli aspetti e i vantaggi sull’inserimento del porto di Arbatax nell’AdSP del mare di Sardegna per il quale auspichiamo finalmente che la classificazione possa diventare realtà.»
Antonio Caria