337 metri di lunghezza, 50 di larghezza, una capienza di 6mila 500 passeggeri, più 1.500 di equipaggio. Tanto è la Costa Smeralda, la nave ammiraglia del gruppo Costa Crociere, che ha effettuato oggi lo scalo a Cagliari.
Non sono mancate le proposte per gli oltre 400 passeggeri: una al sito archeologico di Barumini, l’altra nella formula del walking tour con visite ai musei e alle bellezze del centro cittadino cagliaritano.
«Nonostante la situazione di sofferenza generale – ha dichiarato Massimo Deiana, presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna –, l’arrivo, seppur in chiave molto soft, della Costa Smeralda rappresenta un altro segnale di ottimismo per il mercato crocieristico nell’Isola che, oggi, apre ufficialmente anche una nuova pagina green per la portualità sarda, con la prima nave alimentata interamente a GNL a toccare uno dei nostri scali di competenza. Un’industria che riprende pian piano la sua attività, nel pieno rispetto dei protocolli sanitari, alla ricerca di una rinnovata fiducia da parte dei passeggeri e, aspetto non secondario, verso gli stessi porti, chiamati a gestire flussi in sbarco ed imbarco in maniera oltremodo meticolosa, senza, però, creare alcun senso di disagio ai visitatori. Sono certo che quella odierna potrà essere l’ennesima dimostrazione di efficienza del sistema portuale sardo che, da marzo prossimo, riprenderà a lavorare a pieno regime, ospitando le crociere, con gli stessi alti standard qualitativi, in tutti gli scali di competenza.»
Non sono mancate le proposte per gli oltre 400 passeggeri: una al sito archeologico di Barumini, l’altra nella formula del walking tour con visite ai musei e alle bellezze del centro cittadino cagliaritano.
«Nonostante la situazione di sofferenza generale – ha dichiarato Massimo Deiana, presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna –, l’arrivo, seppur in chiave molto soft, della Costa Smeralda rappresenta un altro segnale di ottimismo per il mercato crocieristico nell’Isola che, oggi, apre ufficialmente anche una nuova pagina green per la portualità sarda, con la prima nave alimentata interamente a GNL a toccare uno dei nostri scali di competenza. Un’industria che riprende pian piano la sua attività, nel pieno rispetto dei protocolli sanitari, alla ricerca di una rinnovata fiducia da parte dei passeggeri e, aspetto non secondario, verso gli stessi porti, chiamati a gestire flussi in sbarco ed imbarco in maniera oltremodo meticolosa, senza, però, creare alcun senso di disagio ai visitatori. Sono certo che quella odierna potrà essere l’ennesima dimostrazione di efficienza del sistema portuale sardo che, da marzo prossimo, riprenderà a lavorare a pieno regime, ospitando le crociere, con gli stessi alti standard qualitativi, in tutti gli scali di competenza.»
Antonio Caria