E’ stata rifiutata la proposta di Pifim Company LTD per l’assentimento, in concessione demaniale marittima, del terminal contenitori del Porto Canale di Cagliari.
Il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana, ha firmato il provvedimento di rigetto definitivo della domanda presentata dalla società di diritto inglese, il 28 agosto 2020.
«Nonostante l’articolato preavviso di rigetto notificato alla stessa Private Limited Company lo scorso 23 novembre – fanno sapere dall’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna – fanno sapere solo alcuni dei requisiti puntualmente evidenziati sono stati soddisfatti con successiva integrazione documentale che, però, non ha colmato le restanti e non superabili lacune di carattere amministrativo, finanziario, operativo e tecnico.»
Nel corso dell’incontro con le sigle sindacali l’AdSP ha confermato l’impegno a proseguire e ad intensificare l’attività di ricerca di potenziali soggetti candidati al rilancio del Transhipment sul Porto Canale.
«Nonostante l’impegno profuso e l’innegabile spirito di collaborazione e buona fede dimostrati dall’Ente – ha dichiarato il presidente, Massimo Deiana – la società proponente ha rifiutato di presentare l’ulteriore adeguata documentazione che comprovasse alcuni dei fondamentali ed imprescindibili requisiti richiesti dalla Legge italiana, dal Regolamento sulle concessioni demaniali dell’Ente e dalla call internazionale. Per tali ragioni e con profondo rammarico, questa mattina non abbiamo potuto che rigettare definitivamente la proposta presentata lo scorso 28 agosto. Ora guardiamo avanti. La situazione contingente ci spinge a proseguire celermente, e con maggiore intensità, nelle interlocuzioni con altri potenziali soggetti interessati al rilancio del Transhipment nel Porto Canale. Una partita che intendiamo giocare con la consueta convinzione, supportati dalla certezza del potenziale dello scalo e avvertendo tutta la responsabilità nei confronti di centinaia di lavoratori che aspirano ad una risposta chiara e concreta per il loro futuro.»
Antonio Caria