I sindaci della provincia di Sassari, di Oristano, di Nuoro hanno risposto all’appello lanciato dall’amministratore straordinario Pietro Fois e hanno affollato la sala Angioy di Palazzo Sciuti, per incontrare l’assessore regionale ai trasporti Antonio Moro e ribadire l’emergenza del fallimento della continuità territoriale da e per la Sardegna, in particolare nel nordovest. Dopo il bando sulla andato deserto all’aeroporto di Alghero, tutto il territorio ha deciso di mobilitarsi per scongiurare quello che potrebbe rivelarsi un vero dramma, sociale ed economico, che metterebbe in ginocchio i sardi e cancellerebbe di fatto il diritto non solo alla mobilità ma il diritto stesso di pari dignità sancito nell’articolo 3 della Costituzione. Pietrino Fois ha rimarcato un concetto fondamentale: «Non abbiamo bisogno di citare l’articolo 19 sul principio di insularità, dobbiamo ribadire che ogni cittadino ha pari diritti dignità sociale ed è uguale all’altro davanti alla legge, come sancisce il succitato art. 3».
Il caso Alghero ha davvero lasciato sgomento un territorio che da anni lotta per la mobilità e costruisce una reti di trasporti che risponda alle esigenze dei sardi. Il messaggio che viene lanciato dalla Provincia e ribadito dalla voce degli amministratori è chiarissimo: le infrastrutture per noi sardi sono i trasporti aerei e navali.
«Se dobbiamo chiedere continui interventi per vedere garantito il diritto di spostarci dall’isola in regime di continuità territoriale – dicono in coro i primi cittadini -, se non diamo gambe a dei bandi studiati sul nostro modello economico, non saremo in grado di garantire alla Sardegna gli stessi diritti che hanno il resto dei cittadini italiani.»
Dopo gli interventi dei sindaci, l’assessore Antonio Moro, ha ribadito la sua totale condivisione e preoccupazione in merito al caso Alghero.
Antonio Caria