«Il decreto di costituzione dell’agenzia di Trasnshipment e l’utilizzo di strumenti utili al rilancio del Terminal sono le principali proposte che Cisl porterà all’incontro interministeriale, Regione e Organizzazioni sindacali. Sarà stato un caso che le dichiarazioni dei giorni scorsi rilasciate dal presidente della Autorità di Sistema, Massimo Deiana, sul possibile interessamento di QTerminal al Porto Canale di Cagliari, arrivino conseguentemente all’incontro che la Viceministra Alessandra Todde ha convocato per lunedì 21 di giugno 2021 in videoconferenza (inizio ore 10.00) con i sindacati insieme agli altri Ministeri coinvolti, alla Regione Sardegna e all’Autorità di Sistema (ADSP). Da molto tempo, come Sindacati confederali, avevamo richiesto la riapertura del tavolo interministeriale proclamando diverse iniziative di mobilitazione. Un’esigenza ribadita soprattutto negli incontri avuti con i capi gruppo in Consiglio regionale, con gli Assessori e riconfermata al Prefetto di Cagliari nel corso dell’ultimo incontro di alcuni giorni fa.»
Lo scrive, in una nota, Corrado Pani, segretario generale aggiunto della Fit Cisl Sardegna.
«La Cisl giudica ancora una volta che la vertenza del Porto Canale non sia stata presa nella dovuta considerazione, come invece si è fatto per altre realtà importanti nazionali in favore delle quali sono state stanziate ingenti risorse al fine di scongiurare i licenziamenti ed evitare la delocalizzazione dei siti produttivi – aggiunge Corrado Pani – Oggi più che mai rivendichiamo un autorevole intervento del governo nazionale che, di concerto con la Regione Sardegna, evidenzi chiare ed efficaci strategie per rilanciare il Porto Canale: soprattutto interventi fiscali di vantaggio e la definitiva attivazione della ZES (Zona economica speciale). Deve restare comunque alta l’attenzione nei confronti del problema occupazionale di oltre 200 lavoratori diretti, licenziati da settembre 2020. Il sindacato sollecita oramai da mesi la costituzione dell’agenzia di Transhipment, unico strumento valido in questo momento per garantire salvaguardia occupazionale e tutela delle numerose professionalità.»
«Quanto al possibile interessamento di QTerminal, la vicenda PiFIM ( la società anglo-olandese che si era candidata a succedere alla Cict ) ci insegna prudenza. Anche se è giusto nutrire un cauto ottimismo – conclude Corrado Pani -. Siamo ben consapevoli di quanto sia valida l’intera struttura portuale e delle sue potenzialità ed è per questo che riteniamo fondamentale insistere affinché il Transhipment debba riprendere, perché fondamentale per lo sviluppo economico del territorio e dell’intera isola.»