«Nonostante il tempestivo avvio della trattativa per il rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri (Mobilità TPL), l’atteggiamento dilatatorio e non costruttivo delle associazioni datoriali ha innescato la rottura delle trattative.»
Lo afferma il segretario regionale della Fit Cisl, Alessandro Russu, annunciando l’adesione del sindacato allo sciopero di quattro ore del trasporto pubblico locale, indetto per domani, giovedì 18 luglio.
«Le organizzazioni sindacali – spiega Alessandro Russu – hanno provato a tenere aperto il confronto con spirito propositivo e mai strumentale su temi quali il peggioramento delle condizioni lavorative e retributive, la conseguente e strutturale carenza negli organici aziendali e i continui episodi di aggressioni fisiche e verbali ai danni dei lavoratori. Le associazioni delle aziende TPL hanno risposto ancorandosi alle proprie posizioni, volte esclusivamente alla massimizzazione della produttività, all’aumento dei carichi di lavoro e alla ulteriore compressione delle condizioni lavorative, senza alcun riguardo alle legittime esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e ai temi relativi alla salute e sicurezza delle lavoratrici dei lavoratori. In Sardegna – prosegue il segretario Fit – registriamo le prime difficoltà delle aziende di trasporto pubblico locale a trovare disponibilità di conducenti sul mercato del lavoro. Questa professione richiede sacrifici economici per conseguire e rinnovare le patenti professionali, ma lo stipendio e la progressione di carriera prevista dall’attuale contratto nazionale non incentiva i giovani ad intraprendere questo mestiere fatto di turni, lavoro festivo e intense ore di guida.»
Perciò, vista l’attuale inconciliabilità delle posizioni al tavolo della trattativa, le Segreterie Nazionali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna hanno dichiarato la prima azione di sciopero nazionale di 4 ore per il giorno 18 luglio 2024.
«Il rinnovo del CCNL degli Autoferrotranvieri ed Internavigatori (Mobilità/TPL) – scrivono – è un diritto irrinunciabile, è il primo elemento indispensabile allo sviluppo del Trasporto Pubblico, e per questo motivo auspichiamo in un rinnovo, che possa restituire dignità a questa storica e fondamentale categoria nell’interesse di lavoratrici, lavoratori, cittadini e per una crescita sostenibile del Paese.»