Il Governo ha accolto l’ordine del giorno presentato da Nardo Marino, deputato del Movimento 5 Stelle e componente della commissione Trasporti della Camera che impegna il Governo a verificare lo stato dell’arte degli studi di fattibilità già avviati e relativi ai progetti di potenziamento ed ammodernamento della rete ferroviaria, tra i quali la tratta Olbia-Nuoro. L’ordine del giorno è stato approvato dalla Camera nell’ambito dei lavori di conversione in legge del decreto che contiene le disposizioni per l’attuazione del PNRR.
L’atto, firmato trasversalmente da deputati sardi, prevede che vengano assunte tutte le iniziative necessarie per finalizzare i progetti già oggetto di valutazione tecnica da parte di Rfi e a valutare, d’intesa con la Regione, la possibilità di prevedere un potenziamento ed un ammodernamento dell’intera rete ferroviaria sarda.
L’ordine del giorno di Nardo Marino evidenzia le criticità delle stradeferrate della Sardegna e che si sviluppano su 427 chilometri gestiti da Rfi di cui solo 50 risultano a doppio binario. Il deputato sardo ha messo in evidenza come l’importanza dello sviluppo della rete ferroviaria risulti uno dei punti principali delle disposizioni urgenti per l’attuazione del PNRR come specificato dal capo II del provvedimento intitolato “Infrastrutture ferroviarie, edilizia giudiziaria”. Nello specifico, l’ordine del giorno di Nardo Marino si aggancia a quanto disposto dal quinto e sesto articolo del capo II che prevedono sia la possibilità di semplificare le procedure riguardanti gli investimenti ferroviari, sia l’adozione di una legislazione che consenta di anticipare la localizzazione dell’opera al momento del progetto di fattibilità tecnica ed economica, anziché attendere la fase definitiva di progettazione.
Per la rete sarda esistono già degli studi di fattibilità eseguiti da Rfi su richiesta della Commissione Trasporti, sempre con un atto del deputato Nardo Marino: l’approvazione dell’ordine del giorno apre una nuova possibilità alla modernizzazione dei trasporti su binario dell’Isola e all’opportunità di accelerare progetti che necessariamente richiederanno anche un impegno reale della Regione Sardegna.