«Nuoro è uno dei pochi capoluoghi di Provincia del nostro Paese privo di un collegamento alla rete ferroviaria nazionale. La tratta Nuoro-Macomer è, infatti, una ferrovia a scartamento ridotto costruita quasi due secoli fa e gestita dalla Regione. La risposta del sottosegretario Ferrante alla mia interrogazione sulla riqualificazione e sul potenziamento della rete nuorese è stata del tutto insufficiente.»
A dirlo è la deputata sarda di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Ghirra che denuncia: «Nonostante gli impegni presi, una mozione bipartisan del Consiglio regionale e un ordine del giorno della Commissione Trasporti della Camera, il sottosegretario Ferrante ha dimostrato ancora una volta il disinteresse del Governo a garantire ai cittadini di Nuoro e dei comuni limitrofi un reale diritto alla mobilità. Gli investimenti per la riqualificazione dei 58 km della strada ferrata nuorese ammontano a soli 12,6 milioni di euro, da spartire con le tratte Cagliari-Senorbì e Senorbì-Isili. Le valutazioni sul da farsi sono rinviate a un gruppo di lavoro tra Ministero, Regione, Anas ed Rfi».
Francesca Ghirra chiede di sollecitare «interventi che rendano più agevoli gli spostamenti sul territorio della Sardegna e perché sia garantito anche agli isolani il diritto alla mobilità».
A dirlo è la deputata sarda di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Ghirra che denuncia: «Nonostante gli impegni presi, una mozione bipartisan del Consiglio regionale e un ordine del giorno della Commissione Trasporti della Camera, il sottosegretario Ferrante ha dimostrato ancora una volta il disinteresse del Governo a garantire ai cittadini di Nuoro e dei comuni limitrofi un reale diritto alla mobilità. Gli investimenti per la riqualificazione dei 58 km della strada ferrata nuorese ammontano a soli 12,6 milioni di euro, da spartire con le tratte Cagliari-Senorbì e Senorbì-Isili. Le valutazioni sul da farsi sono rinviate a un gruppo di lavoro tra Ministero, Regione, Anas ed Rfi».
Francesca Ghirra chiede di sollecitare «interventi che rendano più agevoli gli spostamenti sul territorio della Sardegna e perché sia garantito anche agli isolani il diritto alla mobilità».
Antonio Caria