Si amplia il sistema integrato che, con le due certificazioni appena ottenute, porta il Consorzio Trasporti e Mobilità a quattro. Le ultime messe in archivio dalla società che gestisce il Trasporto pubblico locale a Cagliari, Quartu Sant’Elena, Monserrato, Quartucciu, Selargius, Elmas, Assemini e Decimomannu sono la certificazione ambientale UNI EN ISO 14001:2015 e la certificazione sulla sicurezza UNI EN ISO 45001:2018.
«È stato un obiettivo sfidante – dichiara il presidente di CTM Spa, Carlo Andrea Arba – richiesto dal Consiglio di Amministrazione al management, quello di avere una politica integrata certificata con procedure chiare a tutela della salute e della sicurezza dei propri dipendenti e nel rispetto dell’ambiente. E’ un momento storico dove tutti siamo chiamati a salvaguardare il personale dagli incidenti e infortuni sul lavoro ma anche a livello globale salvaguardare il nostro pianeta. Dobbiamo iniziare a pensare che ogni azione individuale e collettiva impatta su tutti, sulla vita di ognuno, sul clima e sulla terra.»
«Il Certificato rilasciato dal RINA, l’Ente Accreditato alla certificazione, è arrivato a fine dicembre 2022. A conclusione di un anno che ci ha visto molto impegnati sul fronte dell’acquisto dei nuovi mezzi elettrici e progetti europei per l’accessibilità. Vogliamo rimanere un’eccellenza del trasporto pubblico», conclude Carlo Andrea Arba.
Il Direttore Generale, Bruno Useli, precisa: «In questi anni siamo riusciti, grazie ad un lavoro di squadra, a traguardare il rispetto dei principi di sostenibilità ambientale, l’economicità della gestione e soddisfacimento delle finalità sociali di un moderno operatore del trasporto pubblico locale. Abbiamo voluto privilegiare in ogni momento la tutela della salute e della sicurezza del nostro personale, senza il quale il nostro servizio così importante per la comunità non si potrebbe svolgere. Per fare un esempio concreto delle azioni che abbiamo posto in essere: sono state aggiornate tutte le procedure di sicurezza e controllo relative agli ambienti di lavoro».
Antonio Caria