«Ci sono tre grandi motivi per cui non condividiamo la presa di posizione del presidente della Giunta regionale a favore della creazione di due distinte Autorità portuali sarde. Il primo, fondamentale, è che si tratta di una eventualità non prevista dalla norma. Il secondo è che è una scelta non funzionale a una gestione efficace dei porti. Il passaggio a un’unica autorità regionale aveva rappresentato un passo in avanti perché favorisce una logica di sistema, la condivisione di strategie e la capacità di promuovere un’unica programmazione omogenea. Il rischio ora è quello di frammentare le politiche portuali, creando divisioni e rivalità interne che nuocciono all’intero sistema Sardegna: chi gestisce i beni pubblici deve sempre avere un occhio al proprio interesse specifico insieme a uno più alto rivolto a quello della comunità generale. La terza criticità ha un taglio meramente politico: riteniamo quello di Christian Solinas un atto scorretto, che rinforza il sospetto che il presidente sia politicamente cieco a un occhio poiché portato a proiettare l’attenzione verso le ragioni di una sola porzione del territorio isolano.»
Lo ha detto il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas, che aggiunge: «Non è il momento storico in cui avanzare rivendicazioni interne, ma è sconcertante vedere come con questa presa di posizione – che segue una netta e contraria già espressa dal comune di Porto Torres – ci si schieri ancora una volta dalla parte del più forte, umiliando le aspettative di un territorio, il Nord Ovest, che ha infrastrutture ed enormi potenzialità da esprimere. È incredibile che questa proposta avvenga nel momento in cui lo scalo di Porto Torres aveva finalmente ottenuto l’attenzione negata quando dipendeva da Olbia, e che ha portato l’autorità di sistema a stanziare quasi 60 milioni di euro per opere attese e decisive per il nostro futuro. Con lo spacchettamento di questo sistema, quei fondi sarebbero a rischio: si tratterebbe di uno scippo insostenibile».
«Comprendiamo che Christian Solinas compia queste mosse approfittando anche dell’assordante silenzio istituzionale di chi dovrebbe rappresentare e difendere il territorio. Ma con la lettera inviata al ministro delle Infrastrutture, il governatore ha umiliato ancora una volta Porto Torres e tutto il Nord Ovest, un’area in cui risiede il triplo dei cittadini presenti in Gallura. Davvero una beffa. I dati ci dicono che nell’ultimo decennio è aumentato il numero dei passeggeri che transitano a Porto Torres, mentre Olbia ha incrementato il traffico merci, approfittando degli squilibri provocati dalla normativa nazionale sulle tariffe portuali – conclude il primo cittadino -. Elevando la Gallura a sede di un’autorità portuale che governa tutto il Nord Sardegna, questo divario non potrà che aumentare e per Porto Torres e il suo tessuto economico sarà il tracollo definitivo. Invito il presidente Christian Solinas a rivedere urgentemente la sua posizione e a potenziare un sistema di gestione che garantisca l’unità dell’isola e una più equa ripartizione delle risorse.»
Antonio Caria