«L’annoso problema della mobilità, per noi sardi, è tale per cui, ancora oggi, giungere via mare oltre Tirreno equivale ancora al toccare terra, manco si fosse attraversato l’oceano. Arrivare a Civitavecchia, per esempio, vista l’affannosa condizione, è dunque già difficile, spostarsi da lì, per chi non ha l’auto e deve raggiungere la locale stazione ferroviaria, lo è oltremodo.»
Lo dichiara il consigliere regionale del Partito democratico che ha scritto all’assessore della Mobilità della Regione Lazio perché si faccia carico del problema. «All’arrivo al porto laziale – scrive in una nota Salvatore Corrias -, i nostri conterranei, ma in generale tutti coloro che viaggiano senza auto al seguito, trovano ad attenderli un servizio di trasporto precario che li conduce alla vecchia stazione marittima del porto di Civitavecchia. Da lì sono costretti a percorrere a piedi un altro chilometro e mezzo per giungere alla Stazione ferroviaria di Civitavecchia e da lì, infine, prendere il treno per le varie destinazioni. Sarebbe opportuno che a questo disagio si ponesse rimedio.»
«Le chiedo, pertanto – conclude Salvatore Corrias -, per quanto di sua competenza, di provare a trovare una soluzione affinché venga al più presto attivato un servizio di trasporto diretto che consenta di collegare direttamente il molo nel quale attraccano i traghetti dalla Sardegna con la stazione ferroviaria di Civitavecchia. Confido in un suo cortese interessamento e resto a disposizione per eventuali chiarimenti.»
Antonio Caria