Superata la crisi pandemica e riequilibrato il fattore riempimento nave, dal mese di febbraio e fino alla seconda metà di dicembre, negli scali crocieristici di (Cagliari, Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci, Oristano ed Arbatax approderanno 191 navi, per una previsione di almeno 400 mila crocieristi. A dirlo è l’Autorità di Sistema portuale del mare di Sardegna. Sardegna.
Sono 117 in tutto gli approdi in calendario a Cagliari per una stagionalità che va dal 22 febbraio al 24 dicembre. Confermata, anche quest’anno, la presenza del gruppo Costa Crociere, con la Toscana e le due dell’Aida, Blu e Cosma, quest’ultima, neonata della controllata tedesca, per la prima volta in Sardegna. In graduale crescita anche il numero di approdi di piccole navi del segmento extra lusso, come le Ponant e Silversea, con soste in banchina per due giornate consecutive.
Cresce il numero degli scali ad Olbia, che sale a quota 66 approdi. Conferme, anche in questo caso, per la Msc che, come avverrà con le navi Costa a Cagliari, con la Orchestra e la Magnifica garantirà gli imbarchi direttamente dalla Sardegna per il tour nel Mediterraneo.
Tre, per questa prima fase, gli approdi in calendario nello scalo di Porto Torres concentrati nei mesi di settembre e novembre.
A Golfo Aranci ritornano, invece, le navi extra lusso della Seabourn Cruise Line, con 2 scali finora confermati.
Una, al momento, la prenotazione per il porto di Oristano, mentre Arbatax conferma due navi come nel 2022.
«Anche se non ancora del tutto definitiva – spiega Massimo Deiana, presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – la programmazione crocieristica 2023 preme il piede sull’acceleratore della risalita, riportandoci ai numeri degli scali calendarizzati nel 2019, ma con una proiezione di passeggeri che, vista la presenza di navi più capienti, potrebbe segnare nuovi record. C’è ancora molto da lavorare e la ripresa degli eventi fieristici in presenza all’estero, tra tutti il Seatrade Global di Miami di marzo, ci consentirà di stabilire nuovi contatti e consolidare quelli esistenti, con l’obiettivo, sistemico, di rafforzare il mercato in quei porti dove, al momento, le compagnie sono meno presenti.»
Antonio Caria