Dietro lo stallo del Porto Canale di Cagliari potrebbe esserci un disegno più ampio finalizzato a danneggiare la ripresa dello scalo sardo. La pesante denuncia arriva dal segretario generale della Uiltrasporti sarda William Zonca dopo la notizia del ritiro dell’emendamento parlamentare sulla creazione dell’Agenzia Portuale del Transhipment, presentato la settimana scorsa da alcuni deputati (prima firmataria la deputata sarda Romina Mura) per tutelare i 200 lavoratori ex dipendenti del Porto Industriale, licenziati lo scorso settembre ed attualmente in Naspi.
«Apprendiamo con grande rammarico che l’emendamento è stato ritirato», scrive William Zonca, ricordando che il provvedimento è analogo a quanto sperimentato a Taranto in un’identica situazione di cessata attività e messa in liquidazione della Società, per la tutela dell’occupazione e del rilancio del Transhipment (settore in forte crescita in tutto il Mediterraneo).
«Non possiamo non notare l’avversione di molti ambienti politici e imprenditoriali locali contro il rilancio del Transhipment nel Porto Industriale di Cagliari – evidenzia il segretario della Uiltrasporti Sardegna -: nella sua assurdità questa avversione pare in linea con le ingiustificabili motivazioni che hanno portato alla chiusura del Terminal Container nel Porto Industriale da parte di Contship Italia.»
«Evidenziamo come per la seconda volta, dopo il diniego all’utilizzo della proroga della CIGS a costo zero da parte del Terminalista uscente preparata nel “Decreto Agosto” dal Governo nazionale, con il ritiro dell’emendamento 120.03 sia stato nuovamente negato ai lavoratori il diritto alla tutela del reddito e delle professionalità, oltre che aver messo in discussione il rilancio del settore. Sorge più di un dubbio sul fatto che dietro queste scelte, scellerate e irresponsabili, ci sia un disegno più ampio, che coinvolge pseudo imprenditori, pseudo faccendieri e interessi politici trasversali, in favore di dinamiche opache e ingiustificabili e a danno dell’economia del territorio, della tenuta sociale e dei lavoratori e della ripresa dei traffici contenitori.»
Per questo motivo la Uiltrasporti Sardegna chiede pubblicamente quale sia la posizione politica sulla creazione della Agenzia Portuale della Regione Sardegna, dell’assessore e vice presidente Alessandra Zedda, dei capigruppo in Consiglio regionale, del presidente dell’ADSP Sardegna Massimo Deiana, e quali eventuali proposte alternative si intendano assumere contro il precipitare degli eventi, che garantiscano le stesse o migliori condizioni a tutela dei livelli occupazionali, reddituali e di reimpiego dei lavoratori.
«Chiediamo inoltre all’onorevole Romina Mura e ai parlamentari sardi di prendere in considerazione la presentazione di un nuovo emendamento o ordine del giorno al fine di rimediare a una scelta che consideriamo profondamente sbagliata e grave», conclude William Zonca.