«Smembrare una macchina imponente e piazzare sul mercato soltanto i suoi pezzi più pregiati significa esporre le centinaia di pezzi restanti al rischio, altissimo, di rimanere invenduti. Mi riferisco alla compagnia Air Italy e alla paventata ipotesi di riallocazione delle cento professionalità di rara eccellenza del settore maintenance, oggi al centro di un’interpellanza attraverso la quale il vice presidente del Consiglio regionale Giovanni Antonio Satta ha chiesto al presidente Christian Solinas e all’assessore Giorgio Todde di evitare il trasferimento dell’attività di manutenzione da un’altra parte per tutelare i cento lavoratori del settore. Una richiesta assolutamente legittima, che mi vede però costretto ad intervenire per sottolineare che l’ipotesi di riassorbimento all’interno della NewCo Alitalia, Ita, alla quale dobbiamo puntare, non può e non deve riguardare soltanto le cento unità del settore manutenzioni, ma ricomprendere tutti i 500 dipendenti ex Air Italy che lavoravano nella base di Olbia. Il nostro impegno deve riguardare il futuro lavorativo del personale amministrativo, degli assistenti di volo, dei piloti, di quanti più dipendenti possibile. Assicurare un’occupazione ad un quinto dei lavoratori, del settore manutenzione, significa indebolire enormemente la forza contrattuale di tutti gli altri.»
Lo ha detto il consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi, vice presidente della Commissione Trasporti alla luce dell’interpellanza presentata dal consigliere Giovanni Antonio Satta sulla vertenza olbiese.
«Dobbiamo sfruttare il Decreto Rilancio del Governo, che prevede la possibilità di costituzione di una o più società controllate o partecipate per la gestione dei singoli rami di attività e per lo sviluppo di sinergie e alleanze con altri soggetti pubblici e privati, nazionali ed esteri. La creazione di una società ad hoc, pronta e capace di assorbire il personale olbiese deve essere il nostro obiettivo, ma al contempo – ribadisce il consigliere regionale pentastellato – dobbiamo garantire il nostro massimo impegno per quanto riguarda la riallocazione di tutte le unità lavorative.»
«Il prossimo giugno, tra poco più di cinque mesi, i 500 lavoratori ex Air Italy non riceveranno più la cassa integrazione. Il tempo stringe – ricorda Roberto Li Gioi – e la Regione ha il dovere di studiare nuove soluzioni con la massima urgenza. Superato lo scoglio Piano Casa, questo è il momento di rimboccarsi le maniche per garantire un futuro occupazionale degno di questo nome ai cassaintegrati olbiesi. In quest’ottica, la Regione ha inoltre il dovere di completare nel più breve tempo possibile la redazione del bando di continuità territoriale aerea, che mi auguro si riveli un ulteriore strumento fondamentale per tutelare la dignità di 500 famiglie galluresi.»