«Con la legge regionale n. 7 del 15 gennaio 1991, la Regione Sardegna ha previsto una serie di interventi volti a rafforzare i legami con le Comunità sarde situate fuori dell’Isola. In particolare questa legge è finalizzata alla promozione di iniziative volte a garantire la parità di trattamento tra sardi residenti e non residenti. Al contrario, le recenti vicende legate al nuovo bando di continuità territoriale aerea hanno fatto emergere evidenti discriminazioni tra residenti in Sardegna ed emigrati, costretti questi ultimi a rinunciare al consueto viaggio nell’isola per ricongiungersi con i parenti a causa dei prezzi esorbitanti dei biglietti aerei che hanno sfiorato la soglia dei 700 euro. La nuova continuità territoriale aerea, condivisa tra Volotea e Ita Airways, partita il 15 maggio scorso e senza incentivi pubblici, prevede infatti tariffe agevolate soltanto per i residenti nell’isola e per quanti appartengono alle categorie equiparate (disabili, anziani e studenti universitari), mentre tutti gli altri passeggeri devono pagare i biglietti a prezzi di mercato.»
Lo dice il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Roberto Li Gioi, che ha presentato una mozione in Consiglio regionale.
«Il fatto che le compagnie aeree abbiano accettato di volare senza compensazioni finanziarie ha determinato per le casse della Regione un notevole risparmio: oltre 42 milioni di euro all’anno. Una cifra importante che potrebbe, in parte, essere utilizzata per garantire agevolazioni tariffarie a favore degli emigrati sardi, sia residenti nel territorio nazionale che all’estero, purché abbiano conservato la nazionalità italiana. Le agevolazioni dovranno essere inoltre estese ai loro coniugi ed ai figli, anche se non nati in Sardegna – aggiunge Roberto Li Gioi -. La Federazione delle associazioni sarde in Italia ha denunciato che l’attuale continuità aerea “è un atto di discriminazione verso una parte di cittadini italiani”. La Giunta regionale non ha infatti previsto un tetto massimo di prezzo da applicare per i biglietti aerei, fatto che sta causando un ingiustificato aumento del prezzo dei biglietti per i non residenti e tutti coloro i quali non rientrano nelle categorie agevolate. Una disparità di trattamento che va in contrasto con la legge regionale n. 7 del 15 gennaio 1991 e che deve essere eliminata.»
Antonio Caria