«La follia con cui la Commissione europea, con il Governo italiano inerme e silente, impone un modello di continuitá territoriale aerea alla Regione Sardegna, tutelando solo i residenti nell’Isola mentre per tutti gli altri (emigrati, lavoratori, turisti) l’obbligo è avventurarsi nella giungla del libero mercato con prezzi fuori della realtà senza avere una realistica alternativa di mezzi di trasporti, è una mazzata inaccettabile.»
Lo ha detto Salvatore Deidda, deputato di FdI.
«Girando l’Italia mi è capitato di ritrovarmi con prezzi folli per una tratta come Roma Bari ma, fortunatamente, puoi scegliere anche altri mezzi come il treno, l’auto o il bus. Qui, invece, non c’è alternativa. Ho più volte incontrato gli emigrati sardi dei circoli della Fasi e molti sono addolorati di non poterselo più permettere. Per non parlare dei sardi di seconda generazione – aggiunge Salvatore Deidda -. Occorre che, nelle more dell’approvazione della proposta di legge di insularità, il Governo ed il ministero dei Trasporti adottino un provvedimento a tutela degli emigrati, come avviene per il trasporto marittimo, e per chi viaggia da e per le Isole: un credito d’imposta, una deducibilità dei costi di trasporti per i non residenti nelle Isole ed un abbattimento dei costi in vista dell’estate – conclude Salvatore Deidda -. Per questo, con Mauro Rotelli, deputato di FdI viterbese ma di origini sarde e con il collega Gianluca Vinci, originario di Arbus, presenteremo un’interrogazione al Governo.»