«Quanto afferma la Regione Sardegna in merito ad un presunto ostruzionismo da parte della Commissione europea nel realizzare la continuità territoriale è assolutamente errato. Sappiamo invece che la Commissione Europea si è messa a disposizione, cercando di aiutare la Regione a non violare le regole ed evitare delle sanzioni. In Europa quindi nessuna preclusione ma la Regione Sardegna dollabori.»
A dichiararlo è il deputato europeo eletto in Sardegna Ignazio Corrao del gruppo Greens/EFA che, in seguito delle dichiarazioni da parte dell’assessore ai trasporti della Sardegna Antonio Moro e delle preoccupazioni delle maggiori sigle sindacali sulle sorti dello scalo di Alghero, ha incontrato il capo unità della Direzione Generale della mobilità e dei trasporti della Commissione europea per scongiurare il paventato rischio che la Sardegna possa incorrere nel pagamento di oneri. A rischio ci sarebbe anche la programmazione della stagione estiva.
«L’incontro appena concluso – spiega Ignazio Corrao – ha chiarito la posizione della Commissione europea che ha provato a supportare le autorità regionali a lavorare per rendere effettiva la continuità territoriale per i cittadini sardi, senza però aver ricevuto la giusta collaborazione e risposte esaustive dalle autorità regionali. È emerso anche che, l’atteggiamento della giunta regionale sarda, nel confronto con le istituzioni europee, sia stato incentrato su una errata interpretazione del diritto e delle regole europee. Regole e diritto Ue uguali per tutte le altre isole europee. Ci sarebbe da chiedersi a questo punto come mai le altre isole siano riuscite a fare dei bandi e a seguire le medesime regole mentre la Regione Sardegna no. Un dato poco edificante per la Giunta del presidente Solinas dato che la sua è l’unica regione europea ad aver impiegato così tanti anni per comprendere come fare un bando europeo sugli oneri di servizio pubblico.»
«Rassicuro i cittadini sardi, che vi è il massimo impegno delle istituzioni europee, dal parlamento che io rappresento, alla Commissione. Infine – conclude Ignazio Corrao – voglio rivolgere un appello alle autorità regionali, al Ministero dei Trasporti e all’Enac al fine di andare avanti con gli iter concordati con la DG Move. Da Bruxelles faremo in modo di avere una corsia preferenziale per la Sardegna ed evitare di perdere altro tempo prezioso.»