«Non è più procrastinabile l’attivazione di un tavolo di confronto con il presidente Solinas e l’assessore regionale dei Trasporti Giorgio Todde al fine di trovare soluzioni che consentano al trasporto aereo di poter essere il volano della ripresa economica della Sardegna appena la pandemia sarà cessata.»
È la richiesta della Uiltrasporti Sardegna in vista della imminente scadenza dell’ennesima proroga della continuità territoriale aerea prevista il prossimo 31 gennaio 2021.
«Ad oggi non è dato sapere se toccherà ancora una volta al Mit trovare una soluzione temporanea affinché i collegamenti da/per la Sardegna continuino a essere garantiti o se finalmente la Regione saprà indicare quali sono i progetti e le soluzioni che intende adottare in merito al tema del trasporto aereo – scrivono in una nota il segretario generale Uiltrasporti Sardegna William Zonca e la segretaria territoriale per il Centro Nord Sardegna Elisabetta Manca -. A marzo 2019, oltre un anno e mezzo fa, il Presidente Solinas annunciava per mezzo stampa un modello alternativo di continuità territoriale, lontano da quello bandito nel 2018 dalla precedente giunta. Questa nuova continuità avrebbe dovuto includere altri aeroporti oltre Roma e Milano così da andare ad alleggerire il traffico su quelle due destinazioni e non incorrere in ulteriori sanzioni da parte dell’UE. Il tutto si sarebbe dovuto svolgere entro anno da quelle dichiarazioni, cosa che evidentemente non è accaduta.»
«Tante sono invece le cose successe in quest’arco temporale – denuncia la Uiltrasporti -: prima fra tutte la messa in liquidazione della Compagnia aerea che per quasi sessant’anni ha garantito il diritto alla mobilità dei sardi, assicurando i voli anche nei periodi di bassa stagione quando invece le compagnie low cost emigravano su rotte più remunerative non preoccupandosi di certo di mantenere un servizio essenziale per l’isola. Compagnia che, se fosse necessario ricordarlo, garantiva oltre 500 posti di lavoro diretti oltre quelli dell’indotto, contribuendo alla crescita economica e al benessere di tutta la Sardegna. A seguire è arrivata una pandemia che ha messo in crisi l’intero trasporto aereo mondiale: le debolezze del sistema sono state messe a nudo scoprendo ciò che i sindacati denunciano da anni ovvero quanto fosse profondamente sbagliato foraggiare compagnie estere a cui è stata concessa la gestione di quasi la totalità del trasporto aereo italiano e che, nel momento del maggior bisogno, hanno lasciato letteralmente a terra migliaia di italiani bisognosi di ritornare nel proprio paese. Il Covid ha distrutto il traffico aereo riportandolo il settore indietro di 25 anni, con un crollo dei movimenti aerei del 68% e il 70% in meno dei passeggeri trasportati rispetto il 2019, generando una crisi mai vissuta prima negli scali italiani.»
«Gli aeroporti sardi non sono esenti dal vivere questo difficile momento e ciò è dimostrato dal numero esiguo di collegamenti riferibili di fatto ai soli voli di continuità territoriale, oltretutto ridotti rispetto a quanto previsto dal bando vigente – evidenziano i rappresentanti della Uiltrasporti -. Ecco perché riteniamo non sia più procrastinabile l’attivazione di un tavolo di confronto al fine di trovare soluzioni che consentano al trasporto aereo di poter essere il volano della ripresa economica dell’isola non appena la pandemia sarà cessata. Chiediamo alla Regione Sardegna che, con coraggio e determinazione, trasformi questo periodo di crisi in un’opportunità di rilancio e trasformazione creando una compagnia di riferimento “regional” che abbia come partner principale un grande vettore tradizionale, capace di garantire una volta per tutte una continuità territoriale vera, che liberi la Sardegna dalle maglie sempre più strette delle regole imposte dell’Unione Europea e dia una reale indipendenza alla mobilità dei sardi, permettendo alla nostra economia di rialzarsi e ripartire più forte di prima.»
Per questo motivo la Uiltrasporti sarda auspica che nell’elenco delle priorità progettuali trasmesso dalla RAS per la definitiva stesura del Recovery plan da parte del Governo siano compresi importanti interventi anche in merito a tutto il comparto del trasporto aereo. «Solo progettando adesso il nostro futuro potremo dare una svolta a una delle problematiche più rilevanti per la nostra isola, preservare mezzo secolo di professionalità e conoscenze ed evitare di affrontare centinaia di ulteriori perdite di posti lavoro», concludono William Zonca ed Elisabetta Manca.