Anche l’Autorità di Sistema Portuale della Sardegna esprime tutta la sua soddisfazione per la decisione presa ieri notte dal Consiglio dei ministri che ha rigettato l’opposizione, formulata dalla ministero dei Beni culturali, sull’autorizzazione paesaggistica del Porto Canale di Cagliari.
Può andare avanti lo sblocco degli interventi infrastrutturali finalizzati al pieno funzionamento dell’intero compendio che verrà destinato, nell’avamporto Est, a distretto della cantieristica navale e, sul versante opposto, al traffico di navi Ro-Ro, liberando così il molo Sabaudo dal traffico commerciale.
Sono oltre 130 i milioni di euro che potranno essere svincolati ed investiti: 95 per il banchinamento e la realizzazione del Terminal per navi Ro-Ro, 27 milioni e 500mila circa per il secondo lotto del distretto della nautica, e circa un milione di euro per le opere di mitigazione e compensazione.
«Quanto stabilito ieri notte dal Consiglio dei ministri – ha dichiarato Massimo Deiana, presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – rappresenta un risultato fondamentale per il porto di Cagliari e conferma tutte le nostre ragioni su una questione che, per 20 lunghi anni, ha generato incertezze ed enormi ritardi sullo sviluppo della portualità. Nel mese di maggio del 2019, avevamo sbloccato l’impasse con una Conferenza di Servizi che si era chiusa positivamente, i cui esiti erano stati paralizzati, per altri, 14 mesi, da un’opposizione del Mibact. Il supremo organo dell’Esecutivo, dopo una saggia valutazione comparativa tra la tutela paesaggistica di un’area già in parte infrastrutturata e lo sviluppo economico e sociale dell’Isola, ha finalmente preso posizione a favore del secondo, ponendo un punto fermo sulla vicenda e restituendo chiarezza e, soprattutto, fiducia in un momento estremamente delicato per l’Italia.»
«Un esito positivo, questo – ha concluso il presidente Massimo Deiana – al quale ha sicuramente contribuito il corale impegno di tutti i soggetti istituzionali che si sono voluti spendere a sostegno del futuro del Porto Canale, tra i quali, in particolare, il Comune del capoluogo, nella persona del sindaco Paolo Truzzu, che ha da ultimo portato avanti un forte e decisivo pressing sulla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il raggiungimento dell’obiettivo. Alla luce di ciò, per dare seguito all’importante decisione, il mio auspicio è che tutti i soggetti coinvolti, tutti importanti pezzi dell’amministrazione statale, possano già da oggi collaborare nella più leale sinergia per dare attuazione a progetti che, mai come oggi, sono necessari per il rilancio dell’economia della Sardegna.»
Può andare avanti lo sblocco degli interventi infrastrutturali finalizzati al pieno funzionamento dell’intero compendio che verrà destinato, nell’avamporto Est, a distretto della cantieristica navale e, sul versante opposto, al traffico di navi Ro-Ro, liberando così il molo Sabaudo dal traffico commerciale.
Sono oltre 130 i milioni di euro che potranno essere svincolati ed investiti: 95 per il banchinamento e la realizzazione del Terminal per navi Ro-Ro, 27 milioni e 500mila circa per il secondo lotto del distretto della nautica, e circa un milione di euro per le opere di mitigazione e compensazione.
«Quanto stabilito ieri notte dal Consiglio dei ministri – ha dichiarato Massimo Deiana, presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – rappresenta un risultato fondamentale per il porto di Cagliari e conferma tutte le nostre ragioni su una questione che, per 20 lunghi anni, ha generato incertezze ed enormi ritardi sullo sviluppo della portualità. Nel mese di maggio del 2019, avevamo sbloccato l’impasse con una Conferenza di Servizi che si era chiusa positivamente, i cui esiti erano stati paralizzati, per altri, 14 mesi, da un’opposizione del Mibact. Il supremo organo dell’Esecutivo, dopo una saggia valutazione comparativa tra la tutela paesaggistica di un’area già in parte infrastrutturata e lo sviluppo economico e sociale dell’Isola, ha finalmente preso posizione a favore del secondo, ponendo un punto fermo sulla vicenda e restituendo chiarezza e, soprattutto, fiducia in un momento estremamente delicato per l’Italia.»
«Un esito positivo, questo – ha concluso il presidente Massimo Deiana – al quale ha sicuramente contribuito il corale impegno di tutti i soggetti istituzionali che si sono voluti spendere a sostegno del futuro del Porto Canale, tra i quali, in particolare, il Comune del capoluogo, nella persona del sindaco Paolo Truzzu, che ha da ultimo portato avanti un forte e decisivo pressing sulla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il raggiungimento dell’obiettivo. Alla luce di ciò, per dare seguito all’importante decisione, il mio auspicio è che tutti i soggetti coinvolti, tutti importanti pezzi dell’amministrazione statale, possano già da oggi collaborare nella più leale sinergia per dare attuazione a progetti che, mai come oggi, sono necessari per il rilancio dell’economia della Sardegna.»
Antonio Caria