«La Regione continua a sostenere il mondo produttivo dell’Isola attraverso strumenti e azioni che possono incentivare le imprese a far ripartire l’economia in Sardegna, abbattendo il costo del lavoro e salvaguardando occupazione e professionalità. In particolare, nel comparto delle attività turistiche e dell’indotto che in questo periodo di emergenza ha risentito maggiormente della crisi.»
Così il presidente della Regione, Christian Solinas, commenta la pubblicazione del bando a sportello – che segue la delibera proposta dall’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda – per la concessione di aiuti finalizzati al sostegno urgente dell’occupazione nella filiera turistica annualità 2020 e che rientrano tra gli interventi già annunciati con l’approvazione del disegno di legge 162 che stanzia circa 190 milioni di euro alle imprese sarde.
Complessivamente, ammonta a 15 milioni di euro la dotazione finanziaria assegnata per l’Avviso Destinazione Sardegna Lavoro 2020 ripartita tra ‘Interventi di rafforzamento delle risorse umane delle imprese attraverso incentivi all’assunzione di personale qualificato’ e ‘Misure di politica attiva con particolare attenzione ai settori che offrono maggiori prospettive di crescita’.
«L’intervento – ha sottolineato l’assessore Alessandra Zedda – sostiene le imprese della filiera turistica che abbiano assunto o assumano giovani di età inferiore ai 35 anni (under 35), disoccupati di età superiore ai 35 anni e donne di età superiore ai 35 anni (over 35), con contratto a tempo determinato e a tempo pieno della durata di almeno 1 mese e fino a un massimo di 11 mesi continuativi.»
Si tratta di una rimodulazione delle risorse finanziarie, a valere dei fondi POR FSE Sardegna 2014-2020, approvata dalla Giunta regionale nell’ambito della programmazione unitaria con la predisposizione di un Avviso a sportello finalizzato alla concessione di incentivi per l’estensione della durata dei contratti di lavoro stagionali e l’allungamento della stagione turistica.
«Il turismo rimane il settore più colpito dalla crisi post Covid-19 a causa della riapertura posticipata delle strutture ricettive rispetto alla tradizionale stagione turistica, e da solo determina quasi la metà della contrazione occupazionale complessiva, con una riduzione di migliaia di posti di lavoro, la maggior parte dei quali stagionali», ha aggiunto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa.
«Si è resa pertanto necessaria – hanno concluso gli esponenti della Giunta Solinas – un’ulteriore erogazione di risorse destinate al mantenimento dei posti di lavoro, assicurando agli addetti del settore condizioni favorevoli per un impiego duraturo, che possa andare oltre gli attuali quattro mesi di occupazione temporanea relativi ai mesi da giugno a settembre.»
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