«Il tema della valorizzazione culturale è uno dei pilastri fondamentali delle mie dichiarazioni programmatiche, perciò, con il coinvolgimento delle università e delle sovrintendenze, intendo dare vita ad un grande piano archeologico della Sardegna, che possa promuovere, a livello nazionale e internazionale, l’immagine dell’Isola e del suo immenso patrimonio archeologico.»
Lo ha detto il presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, questa mattina, durante la presentazione di “Archeologika 2021 – Un’Isola di storie antiche”.
«Finora – ha aggiunto il presidente Christian Solinas – la Sardegna non è riuscita a narrare e valorizzare adeguatamente la sua storia e il suo patrimonio. Il complesso nuragico di Barumini è la prova che anche nell’Isola può esistere un’economia della cultura. Attraverso la nostra unicità, che rappresenta un grande valore aggiunto, possiamo anche costruire una stagione turistica che vada oltre l’estate.»
Il progetto “Archeologika”, ideato dall’Assessorato regionale del Turismo, con il patrocinio del Mibact e la collaborazione delle sovrintendenze archeologiche di Cagliari e di Sassari, prevede, oltre ad un appuntamento alla Fiera di Cagliari, che si terrà appena l’emergenza sanitaria lo consentirà, una serie di eventi divulgativi, indirizzati anche a tour operator e giornalisti specializzati di tutto il mondo. Inoltre, saranno attivati un sito web e un’app dedicati, oltre ad una campagna promozionale sui social network con contenuti audio-video sul patrimonio archeologico sardo.
«Un progetto ambizioso e di alto livello culturale e storico – ha evidenziato l’assessore del Turismo, Gianni Chessa – che ha l’obiettivo di posizionare la Sardegna nel mercato turistico-culturale, attirando turisti, studiosi e appassionati dall’Italia e dall’estero per tutto l’anno. Un intenso patrimonio di nuraghi, pozzi sacri, domus de janas, tombe dei giganti che possono contribuire alla destagionalizzazione dei flussi turistici. Il progetto vuole sfruttare la forza della millenaria storia della Sardegna, ricca di affascinanti narrazioni che meritano di essere raccontate, far conoscere l’identità sarda e valorizzare i numerosi siti archeologici, mettendo a sistema le imprese turistiche, le agenzie culturali e le amministrazioni locali. I Sardi devono prendere coscienza del valore storico-culturale della propria terra, che può contribuire anche allo spopolamento dell’interno dell’Isola e a creare occasioni per l’occupazione. Alla ripresa del mercato turistico, dopo la fine dell’emergenza sanitaria, l’archeologia dovrà essere un’offerta importante del sistema turistico sardo.»