Sono buone le prospettive dell’economia turistica per la Sardegna in questa estate 2021. Lo dicono i segnali positivi arrivano anche dagli indicatori di mobilità di Google per l’Isola: nella media dei primi 23 giorni di luglio 2021 la dinamica giornaliera dei flussi relativi a negozi e luoghi di ricreazione indica un +0.4% rispetto al periodo pre-crisi (2019) e un + 9,8% rispetto allo scorso anno, percentuale che sale al +14,0% per gli hub di trasporto.
E tra i “luoghi di ricreazione”, nell’Isola ci sono anche le circa 6.400 piccole e medie aziende artigiane, con oltre 15mila addetti, che si occupano di attività legate alle vacanze e allo svago: trasporti, ricettività, ristorazione, agroalimentare, servizi turistici, benessere, intrattenimento, attività ricreative e culturali ma anche produzione e vendita di monili, artigianato artistico, abbigliamento e calzature. Insomma, più di una 1 impresa su 5, delle 35mila realtà artigiane della Sardegna, è coinvolta, direttamente o con l’indotto, nel mercato turistico regionale.
Sono questi alcuni dei numeri chiave del dossier “Imprese artigiane nei settori interessati dalla domanda turistica in Sardegna 2021”, realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, attraverso i dati Istat, Unioncamere e Movimprese.
«La “movimentazione” rilevata dai big data in Sardegna ci dicono di una interessante ripresa dei flussi turistici e della crescita della voglia di vacanze delle persone – affermano Maria Amelia Lai e Daniele Serra, presidente e segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna – però in questo momento non basta e non basterà nei prossimi mesi quando la concorrenza tornerà a essere agguerrita e le frontiere aperte. Questo ragionamento ci deve spingere a lavorare ancora più duramente per riguadagnare posizioni sul fronte dell’attrattività, dell’artigianato, dell’ambiente e della cultura, che rappresentano i motori della nostra economia.»
«Non vorremmo, però, che questi segnali di ripresa venissero stroncati dal riacuirsi della pandemia – concludono presidente e segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – crediamo, infatti, che la campagna di tracciamento e vaccinazione, soprattutto, nelle zone turistiche, sia per il personale delle attività, che per i turisti, debba essere rafforzata; ormai da settimane, in tantissime località si concentrano i più consistenti flussi turistici per la nostra regione e dove si registra il maggior numero di addetti.»