Arriva sul tavolo della Regione la mozione approvata il 4 maggio dal Consiglio comunale di Arzachena che vuole conoscere le strategie e le azioni da adottare in previsione della stagione estiva.
Secondo i dati forniti dal comune, il comparto turistico locale segna il primato in Sardegna per numero di presenze, metà delle quali sono di origine straniera. Sono oltre 1 milione e 220 mila quelle registrate in totale nelle 160 strutture alberghiere ed extra alberghiere, senza contare le presenze nelle 2 mila seconde case sparse nei borghi di Cannigione, Baja Sardinia, Porto Cervo, Liscia di Vacca e nell’agro. Sul fronte lavoro, il personale con contratto stagionale impiegato nella zona è stimato in circa 6mila persone. Con questi numeri, l’Amministrazione comunale necessita di risposte urgenti su temi specifici, considerato che, da metà maggio, si assisterà ai primi reali allentamenti nelle restrizioni sugli spostamenti da altre regioni italiane e dall’estero.
«Oltre a rinnovare la richiesta di un rafforzamento dei servizi sanitari, chiediamo riscontri immediati in merito alle ulteriori azioni che la Regione Sardegna intende attivare per contenere la diffusione del virus durante la stagione estiva al fine di garantire vacanze sicure ai turisti che, già da tempo, prenotano viaggi verso mete concorrenti visto il clima di incertezza che regna nell’Isola – ha sottolineato il sindaco, Roberto Ragnedda -. Assicurare servizi sanitari efficienti per i turisti, per i residenti e, in primo luogo, per i lavoratori, è la battaglia che portiamo avanti fin dallo scorso gennaio. l’Amministrazione comunale necessita di risposte urgenti su temi specifici, considerato che, da metà maggio, si assisterà ai primi reali allentamenti nelle restrizioni sugli spostamenti da altre regioni italiane e dall’estero.»
Secondo i dati forniti dal comune, il comparto turistico locale segna il primato in Sardegna per numero di presenze, metà delle quali sono di origine straniera. Sono oltre 1 milione e 220 mila quelle registrate in totale nelle 160 strutture alberghiere ed extra alberghiere, senza contare le presenze nelle 2 mila seconde case sparse nei borghi di Cannigione, Baja Sardinia, Porto Cervo, Liscia di Vacca e nell’agro. Sul fronte lavoro, il personale con contratto stagionale impiegato nella zona è stimato in circa 6mila persone. Con questi numeri, l’Amministrazione comunale necessita di risposte urgenti su temi specifici, considerato che, da metà maggio, si assisterà ai primi reali allentamenti nelle restrizioni sugli spostamenti da altre regioni italiane e dall’estero.
«Oltre a rinnovare la richiesta di un rafforzamento dei servizi sanitari, chiediamo riscontri immediati in merito alle ulteriori azioni che la Regione Sardegna intende attivare per contenere la diffusione del virus durante la stagione estiva al fine di garantire vacanze sicure ai turisti che, già da tempo, prenotano viaggi verso mete concorrenti visto il clima di incertezza che regna nell’Isola – ha sottolineato il sindaco, Roberto Ragnedda -. Assicurare servizi sanitari efficienti per i turisti, per i residenti e, in primo luogo, per i lavoratori, è la battaglia che portiamo avanti fin dallo scorso gennaio. l’Amministrazione comunale necessita di risposte urgenti su temi specifici, considerato che, da metà maggio, si assisterà ai primi reali allentamenti nelle restrizioni sugli spostamenti da altre regioni italiane e dall’estero.»
Antonio Caria