Si può ritenere soddisfatta Faita Sardegna per il tutto esaurito che si è registrato a Ferragosto per bungalow, aree per camper e tende. Ma i numeri dicono che si è sotto la media del periodo, a causa della pandemia da Coronavirus e della crisi economica.
«Quest’anno solo le giornate di Ferragosto hanno confermato le medie del periodo – spiega Nicola Napolitano presidente di Faita Sardegna -. La pandemia ha cambiato però fortemente le abitudini e le possibilità di spesa rispetto agli anni scorsi.»
A preoccupare è il futuro: secondo le le rilevazioni del Centro studi Faita, le famiglie hanno meno disponibilità economica, nettamente inferiore rispetto agli anni scorsi, con il conseguente crollo delle presenze nei ristoranti interni alle strutture dei campeggi, mentre hanno tenuto le pizzerie.
Settembre resta un’incognita. Per Nicola Napolitano «se questa stagione contava di risollevarsi con i mesi di agosto e settembre, c’è da dire che le prospettive non sono come speravamo. Sta aumentando nuovamente la paura per gli spostamenti e questo lo registriamo anche nelle nostre strutture all’aria aperta dove garantiamo grazie a grandi spazi (in media ci sono 100 metri quadri a persona), la possibilità di effettuare il distanziamento necessario».
«Quest’anno solo le giornate di Ferragosto hanno confermato le medie del periodo – spiega Nicola Napolitano presidente di Faita Sardegna -. La pandemia ha cambiato però fortemente le abitudini e le possibilità di spesa rispetto agli anni scorsi.»
A preoccupare è il futuro: secondo le le rilevazioni del Centro studi Faita, le famiglie hanno meno disponibilità economica, nettamente inferiore rispetto agli anni scorsi, con il conseguente crollo delle presenze nei ristoranti interni alle strutture dei campeggi, mentre hanno tenuto le pizzerie.
Settembre resta un’incognita. Per Nicola Napolitano «se questa stagione contava di risollevarsi con i mesi di agosto e settembre, c’è da dire che le prospettive non sono come speravamo. Sta aumentando nuovamente la paura per gli spostamenti e questo lo registriamo anche nelle nostre strutture all’aria aperta dove garantiamo grazie a grandi spazi (in media ci sono 100 metri quadri a persona), la possibilità di effettuare il distanziamento necessario».
Antonio Caria