Anche in quest’anno 2021 il turismo nell’isola potrebbe essere penalizzato dai trasporti. Almeno così sostiene Faita Sardegna, l’associazione che riunisce i campeggi dell’isola tramite il suo presidente Nicola Napolitano.
«Il settore con la dovuta prudenza – ha dichiarato il numero uno di Faita Sardegna -, si sta preparando per la stagione estiva, ma si naviga senza punti di riferimento poiché ad oggi emerge con chiarezza una totale assenza del mercato estero e la grande diffidenza di quello interno. Il comparto nei mesi di gennaio e febbraio era solito registrare vendite pari a circa il 50%-60% della disponibilità totale annua, ma al momento le prenotazioni arrivano solo per il mese di agosto e rappresentano il 10% delle prenotazioni totali dell’anno. Altro elemento che marca un segno in rosso è l’assenza totale di prenotazioni da parte di turisti stranieri.»
Un altra problematica è, a detta di Faita Sardegna, l’alto costo del viaggio da e per la Sardegna. «Come è possibile che per di viaggio si spenda quasi il 40% del budget dell’intera vacanza? – si chiede Nicola Napolitano –. C’è una devianza incredibile nella distribuzione della spesa. Un estorsione legalizzata che consente al vettore di sfruttare una posizione dominante per pretendere questi prezzi, sfruttando per lo più una concessione pubblica. Un furto non più tollerabile all’economia della Sardegna di cui pagano le conseguenze sia i lavoratori che le imprese. Le nostre imprese devono lavorare 10 giorni per maturare il reddito raggiunto in due giorni dal vettore viaggi. Sono soldi in meno per i territori, sono presenze in meno per la Sardegna, sono occupati in meno per l’Isola. Regaliamo o ci viene estorto il 40% del PIL turistico del comparto.»
Per Nicola Napolitano è fondamentale costruire un messaggio di fiducia e sicurezza delle vacanze fatte in Sardegna.