Arriva domani in Quinta Commissione la proposta di legge 307 “Disposizioni per la gestione e la valorizzazione delle ferrovie turistiche della Sardegna”.
«Esiste già una Legge nazionale, la 128 del 2017, che ha istituito le ferrovie turistiche e ha individuato, per la Sardegna, le tratte Mandas-Arbatax, Isili-Sorgono, Sassari-Palau Marina e Macomer-Bosa. Con la proposta di legge che sarà discussa in Commissione ne sarà disciplinata la sua applicazione sul territorio regionale.»
Sono le parole di Salvatore Corrias, consigliere regionale del Partito democratico, primo firmatario della proposta insieme ai colleghi di minoranza del Partito democratico, Progressisti, Liberi e Uguali e Movimento 5 Stelle.
«La proposta riconosce che le linee in disuso, attraversando zone di rilevante pregio culturale e paesaggistico, possono costituire un’importante risorsa per la crescita e lo sviluppo in chiave turistica dei territori. Lungo le linee ferroviarie dismesse, oltre alle macchine storiche, potranno circolare anche i ferrocicli, veicoli a pedalata naturale o assistita, che si candidano a diventare lo strumento per una modalità nuova di vivere l’ambiente ed il paesaggio, come da anni avviene in altri paesi europei quali la Francia, solo per citarne uno – prosegue Salvatore Corrias -. Con questa nuova norma il compito della Regione non sarà solo quello di assicurare il trasporto turistico e la manutenzione delle linee ma, altresì, di definire in maniera partecipata e trasparente, i criteri attuativi per le concessioni delle attività commerciali connesse. Gli esempi di numerosi paesi europei che hanno avviato progetti di valorizzazione in chiave turistica delle linee ferroviarie sono molto incoraggianti, soprattutto in termini occupazionali. Riteniamo che questa proposta di legge rappresenti un ulteriore tassello nella costruzione di un modello di turismo integrato con i territori e con le loro vocazioni originarie e, perciò, più responsabile e sostenibile. Per questo ci auguriamo che dopo il passaggio in Commissione possa, al più presto, essere discussa in aula.»
Antonio Caria