«Questa ulteriore ondata di limitazioni volte a contrastare il contagio da Covid-19 che ha ristretto nuovamente i flussi turistici, comporta per il settore dell’ospitalità e alberghiero il perdurare di un periodo di grandi difficoltà economiche che rischia di ripercuotersi per lungo tempo. Si tratta, ad oggi e per l’intero indotto, di perdite che si aggirano intorno al 90% con chiusure delle strutture pari al 75%. Molti alberghi, infatti, sono rimasti chiusi dal mese di marzo scorso, soprattutto, quelli di categoria superiore, quattro e cinque stelle, poiché non hanno avuto a disposizione sufficiente liquidità per far fronte alle spese di gestione. Pochi i casi positivi di hotel che hanno recentemente riaperto, in particolare lo scorso 26 ottobre a Milano l’Excelsior Hotel Gallia, gestito dal gruppo Marriott, di proprietà di Katara Hospitality. In tal senso, ci aspettiamo che nel ‘decreto indennizzi’ siano previsti finanziamenti a fondo perduto per sostenere il settore con l’obiettivo di dare ossigeno alle imprese.»
Lo scrive in una nota Francesco Lupoi, dello Studio Speri che da cinquant’anni si occupa di ingegneria e architettura, specializzato nell’ambito hospitality, dall’advisory alla consulenza nella progettazione e costruzione, in merito alle ultime disposizioni contenute nel DPCM riguardo il settore del turismo.