«La verità è quella fornita dai dati ufficiali degli arrivi nei porti e negli aeroporti sardi, che dimostrano come, nel raffronto tra i primi sei mesi, gli arrivi di quest’anno hanno superato sia quelli del 2022 che quelli del 2019, che già fu considerato un anno record.»
Lo ha detto l’assessore del Turismo, Gianni Chessa, comunicando i numeri degli arrivi in Sardegna fino al 30 giugno 2023: in totale sono stati 2.568.741; nel 2022, 2.284.132; nel 2019, 2.442.248. Nel dettaglio: nei porti, 671.477 (2023); 569.224 (2022); 616.911 (2019); negli aeroporti, 1.897.264 (2023); 1.714.908 (2022); 1.825.537 (2019).
«Le polemiche tra le strutture alberghiere e il settore extralberghiero sono inutili e strumentali – ha aggiunto l’assessore Gianni Chessa -. Si tratta di settori certamente differenti nell’offerta, ma assolutamente complementari, così da poter offrire un’alternativa completa rispetto agli interessi del turista.»
«Qualsiasi accusa alla Regione di mancata programmazione e promozione dell’Isola è ingiusta e non veritiera. Da tempo come assessorato del Turismo stiamo proponendo una ‘Destinazione Sardegna’ ricca di alternative. Un prodotto turistico che possa andare oltre il tradizionale, consolidato e vincente turismo balneare, con l’obiettivo di destagionalizzare. Perciò, ci sono stati sia programmazione che investimenti, in particolare per il turismo sportivo, per quello lento e quello culturale, puntando su storia, identità, tradizioni ed enogastronomia della nostra meravigliosa Sardegna. Un’offerta completa che possa consolidarsi nei mercati nazionali e internazionali, non solo nei mesi estivi», ha concluso l’assessore regionale del Turismo.