«Parlare di turismo responsabile in Sardegna significa riconoscere la centralità delle comunità locali dei territori interni: dove le bellezze naturali, la storia antica e la spiccata propensione all’ospitalità rappresentano la ricetta giusta per lo sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile. Oggi ho partecipato alla seconda conferenza internazionale IT.A.CÀ ed è stata un’occasione di confronto e sensibilizzazione. Affinché l’esperienza turistica responsabile possa riuscire però è necessario che gli attori: turisti, organizzatori e comunità locali, siano consapevoli di essere coinvolti in un rapporto complesso, in cui tutti devono riservare e preservare gli equilibri dei territori.»
A dichiararlo è l’europarlamentare del gruppo Greens/EFA Ignazio Corrao a margine della conferenza internazionale IT.A.CÀ Festival del Turismo Responsabile, tenutasi nel comune di Lanusei.
«Il turismo sostenibile – spiega Ignazio Corrao – rientra negli Obiettivi dell’Agenda 2030 (SDGs) in coerenza con gli Obiettivi del Green Deal europeo. Il 25 marzo 2020 abbiamo votato a favore di un INI – report sulla definizione di una strategia dell’UE per il turismo sostenibile promossa da esperti tra cui qualche speaker di questo network for sustainable travel che indicavano 6 proposte al Parlamento europeo nella commissione TRAN.»
«L’ho detto più volte: la Sardegna non è solo mare ma, possiede nei territori interni da tutelare ed ha tutte le carte in regola per proseguire il percorso legato al turismo Responsabile e Sostenibile, ambientale e culturale. Le azioni previste nei piani per la ripresa e la resilienza sono importanti per sostenere il settore turistico e prevenire i fallimenti, tuttavia esse non sono di per sé sufficienti. Occorrono misure specifiche per le regioni europee, come la Sardegna, nelle quali il turismo rappresenta una quota più consistente del PIL, nonché alle isole e alle regioni ultraperiferiche», conclude Ignazio Corrao.