Escolca è un paese noto per le coltivazioni carattere cerealicole e olivicole, favorite dal clima temperato di cui gode il paese. L’olivicoltura, in particolare, rappresenta per gli escolchesi il fiore all’occhiello della tradizione agricola, con gli oliveti che passano di padre in figlio fin dai tempi remoti. La varietà autoctona più diffusa e pregiata è la Mallocria, da cui proviene un olio di qualità così elevata da essere commercializzato in tutta la Sardegna e all’estero come prodotto tipico di qualità superiore.
Il 27 maggio, a partire dalle 17.00, presso il glamping Sa Mola Experience, verrà premiata Alice Cadoni che di recente ha ricevuto dall’Associazione italiana Città dell’Olio il premio sull’Innovazione e la Sostenibilità, in una partecipazione insieme ad altre tre aziende sarde. I 4 progetti oleo-turistici Sardi si sono confermati tra i primi 5 a livello nazionale su un totale di 179 esperienze di turismo dell’olio in gara.
Il progetto presentato da “Sa Mola” di Escolca ha ottenuto il premio speciale assegnato dalla qualificata giuria presieduta dalla prof.ssa Roberta Garibaldi, Amministratrice Delegata di “ENIT-Agenzia Nazionale del Turismo” e considerata una delle maggiori esperte sul turismo enogastronomico a livello mondiale. Il progetto, per l’esperienza “Sa Mola Glamping Experience”, prevede: visita all’azienda, passeggiata tra gli ulivi centenari e degustazione dei diversi oli prodotti, oltre ad un corso propedeutico di degustazione di olio extravergine; inoltre, si può fare una piacevolissima esperienza glamping dormendo tra gli ulivi in tenda o in una vintage roulotte (glamping è una parola nata dalla fusione tra glamour e campeggio. Il glamping è di fatto un’esperienza nella quale le tradizionali attività di campeggio sono accompagnate dalle cosiddette “amenities” e, in alcuni casi, da servizi in stile resort).
«Il progetto di sviluppo turistico culturale che si sta portando avanti nel territorio di Escolca – dice Eugenio Lai, sindaco di Escolca – ha una visione a lungo termine ed intende portare avanti attività di sviluppo della comunità locale, prevedendo una serie di iniziative legate a cultura, turismo, sviluppo sostenibile e networking, con il fine ultimo di creare un paese museo, contrastando lo spopolamento e valorizzando i piccoli centri della Sardegna centrale, attraverso attrattori materiali ed immateriali.»
L’azione principale è l’avvio di un processo di rigenerazione culturale che porterà nelle prossime settimane all’apertura del circuito museale escolchese formato da due strutture museali urbane, il villaggio di San Simone e tutto il territorio che ogni giorno vive storie, tradizioni e azioni uniche nel suo genere.
«Il progetto di rigenerazione culturale – sostiene il project manager del progetto Federico Porcedda (amministratore della società IPETRA) – sarà un susseguirsi di esperienze legate al vivere quotidiano e al turismo lento e sostenibile; stiamo organizzando una serie di attività di catalogazione prima dell’apertura al pubblico delle due case museo, e stiamo portando avanti una serie di iniziative con la comunità locale finalizzate alla salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.»
Il progetto Escolca Museo a cielo aperto rientra tra le attività di sviluppo della comunità locale e prevede una serie di iniziative legate a cultura, turismo, sviluppo sostenibile e networking, con il fine ultimo di creare una vetrina, contrastando lo spopolamento e valorizzando i piccoli centri della Sardegna centrale.