Il GAL Ogliastra ha presentato ai 22 Comuni del territorio il Piano Strategico del Turismo 2024-2026 che delinea sviluppo locale e del settore nei successivi tre anni puntando a famiglie, giovani, sportivi e coppie long staying, provenienti dai mercati internazionali e locali in crescita del 39% rispetto invece a una domanda nazionale che si contrae del 6%.
Il Piano strategico, concepito tra marzo a luglio di quest’anno con una processo di partecipazione e di analisi dati mai visto, è diventato così un bene pubblico.
«Un documento di svolta, elaborato con il pieno coinvolgimento degli operatori turistici delle esperienze e del ricettivo alberghiero ed extralberghiero, delle associazioni e delle amministrazioni territoriali che organizza e rende accessibile una destinazione Ogliastra autentica, naturale e gentile e la propone come meta di accoglienza in grado di operare dagli attuali 90 giorni a oltre 180 giorni di lavoro all’anno. Uno strumento di policy che può generare benessere economico e sociale per tutti, con un valore aggiunto di ritorno stimato in oltre 45 milioni di euro al terzo anno a regime – ha detto il presidente del GAL Vitale Pili – .Da qui in poi serve che si faccia rete! Per questa ragione il Piano elaborato dal GAL Ogliastra, con il supporto dello Studio Giaccardi & Associati, prevede 4 aree inedite di investimento in Servizi, Competenze, Adattamento climatico e valorizzazione del Brand che realizzeranno una nuova Rete Territoriali Turistica coordinata dalla Destinazione Ogliastra DMO in forma di associazione di promozione sociale.»
GAL Ogliastra ed esperti hanno perciò orientato il nuovo Piano in 5 obiettivi di reputazione, tra i quali è prevista la piattaforma web unitaria Destinazione Ogliastra, e in 8 obiettivi di business che puntano ad un aumento di 625.000 presenze all’anno (+50% al 3°anno a regime) e alla crescita della spesa turistica internazionale del +34% allineandola così alla media nazionale registrata dalla Banca d’Italia.
Una formidabile ispirazione per il Piano sono state la figura e le opere di Maria Lai, l’artista ogliastrina di fama internazionale che tra le prime in Sardegna ha saputo connettere e allo stesso tempo valorizzare, tradizione e contemporaneità.
Da qui, molti altri punti fermi del Piano tra i quali: crescita delle abilità digitali, organizzazione di una vera e propria “infrastruttura immateriale” tra pubblico e privati, aumento e miglioramento dell’occupazione, diversificazione dell’offerta turistica con un catalogo “Destinazione Ogliastra Turismo per 180 giorni” con oltre 40 nuovi prodotti-esperienze per le vacanze attive all’aria aperta (outdoor), nel balneare e nella nautica e nell’offerta di Cultura, Cibo ed Eventi.
Scopo dichiarato è valorizzare montagna e mare assieme indirizzando flussi e presenze anche verso territori dell’interno quali aree rurali, piccoli centri urbani, e aree d’interesse naturale. Tutto all’insegna della sostenibilità ambientale e culturale.
Il PST è nato da un ampio confronto tra privati ed enti, sindaci e unioni dei comuni, con un’articolata fase di ascolto del territorio che ha permesso di raccogliere ed integrare, all’interno di un progetto organico tutti i suggerimenti, le istanze dei diversi attori territoriali che sono stati coinvolti e consultati attraverso incontri pubblici, indagini di campo e tavoli tematici.
Un metodo che dota l’Ogliastra del turismo di una visione unitaria.