Il Marina di Cala dei Sardi si rinnova. Nell’approdo ubicato nel golfo di Cugnana sono in via di ultimazione i lavori di integrazione delle strutture a mare con i frangiflutti, una serie di moduli galleggianti che consentono di proteggere il porticciolo dalle mareggiate provenienti da nord-est, sino a ieri l’unico punto debole di Cala dei Sardi. «L’intervento ci consentirà di avere un marina sicuro al 100% con la garanzia di un ormeggio protetto dal vento e dal mare e la possibilità di allungare la stagione, intercettare nuovi flussi di turismo nautico e far vivere la base anche durante i periodi freddi con eventi velici e attività di scuola vela» spiega l’amministratore del marina Simone Morelli.
I moduli sono stati costruiti presso un cantiere olbiese ed oggi l’installazione è in via di completamento, in tempo per la stagione turistica. Cala dei Sardi è la base charter della North Sardinia Sail, società che dipone in Sardegna di una flotta di oltre 65 imbarcazioni tra monoscafi e catamarani. Un’attività apparentemente solo estiva ma che in realtà lavora 12 mesi l’anno e che da qualche giorno ha acceso i motori per la stagione 2021. Nel Marina, infatti, sono 32 le persone impiegate in pianta stabile e si arriva a 100 unità durante l’alta stagione.
«L’installazione dei moduli – prosegue Simone Morelli – è frutto degli studi dell’Università di Padova sull’attenuazione del moto ondoso pur garantendo il rispetto delle naturali correnti marine. I frangiflutti, che integrano la struttura esistente, sono infatti ecosostenibili, esattamente come quelli già installati a La Maddalena qualche mese fa. Teniamo molto all’ambiente tanto che in più di un’occasione abbiamo ricevuto importanti riconoscimenti per avere realizzato una base nautica di rilevanza internazionale con un bassissimo impatto ambientale sul territorio. Oggi siamo in attesa delle autorizzazioni per l’installazione delle colonnine di ricarica delle auto elettriche, uno dei servizi maggiormente richiesti dai nostri turisti esteri. Nonostante il Covid contiamo di raggiungere le 50.000 presenze dello scorso anno. Il nord est della Sardegna rimane una delle mete più ambite, tanto da contare in soli 320 chilometri di costa il 13% di tutto il charter nazionale.»
Tradotto in numeri si parla di un giro di affari complessivo di circa 27 milioni di euro per un settore che, nel totale della regione Sardegna, coinvolge 25 società, 300 imbarcazioni e 2500 posti letto, creando un indotto importante in termini di posti di lavoro che completano la filiera. Infine, «un plauso all’amministrazione comunale di Olbia e della regione Sardegna, oltre che agli uffici preposti, per l’efficienza della macchina amministrativa che ci ha consentito di svolgere nei tempi i lavori», conclude Simone Morelli.