Dal 28 al 30 ottobre il comune di Nurachi ospita la seconda edizione di Nuracque, tre giorni dedicati al turismo esperienziale tra terra e acqua. Uomini, agricoltura, ambiente, cultura: sono le parole chiave che guideranno i visitatori durante le diverse attività che si possono già prenotare sul sito www.nuracque.it, maggiori informazioni si possono condividere attraverso i canali Facebook e Instagram seguendo l’account @Nuracque.
Nuracque nasce e si sviluppa seguendo una semplice filosofia: le caratteristiche primigenie del luogo divengono contemporanee e rendono il luogo vivo, facendo in modo che abiti in chi lo visita.
Grazie all’unione delle conoscenze di artisti e cuochi, i saperi tradizionali sono vivi e durante Nuracque ciascuno ha la possibilità di imparare le ricette più antiche durante il laboratorio del gusto in cucina o nella preparazione dei pabassini, dolci tipici legati al periodo delle festività del culto dei morti fino alla Festa del pescato in laguna, con la possibilità di gustare quel che gli stagni offrono.
E’ possibile apprendere l’arte dell’intreccio delle canne e l’antica lavorazione della stuoia sarda. Sport e attività all’aperto per tutti grazie all’impegno dei professionisti: dall’escursione all’interno del paese a quella nelle terre d’acque di Nurachi attraverso un viaggio nel tempo, passando per un’escursione di Nordic Walking lungo le rive degli stagni di Nurachi, fino alle escursioni in Sup e Kayak lungo il Rio Mar’e Foghe. Un laboratorio sarà dedicato all’antica arte della lavorazione della terra cruda, con cui i nostri antenati costruivano intere abitazioni e di cui Nurachi ne fa ancora un vanto, inserito tra i centri che fanno parte dell’associazione Terra Cruda.
Le attività e i laboratori si svolgeranno in luoghi diversi l’uno dall’altro in un percorso itinerante nel paese di Nurachi, tra edifici storici e culturali, corti di case padronali, siti di interesse naturale che hanno la capacità di trasportare chi entra in un’altra dimensione e poter immergersi appieno nell’esperienza: dal Museo Peppetto Pau, storica dimora padronale costruita con i mattoni crudi, alle oasi naturalistiche degli stagni di Nurachi e di Pischeredda fino alle antiche cantine Sardu e Caddeo che si trovano nel centro storico di paese.
Lo scorso anno Nuracque fu una grande piacevole sorpresa, un progetto che ha preso gambe e procede nelle sue tappe per garantire ai visitatori un’offerta culturale, enogastronomica e ambientale sempre più ricca.