L’Università di Sassari ha promosso il progetto “Creazione di una strategia per il monitoraggio del marine litter nell’Area Marina Protetta dell’isola Asinara con il coinvolgimento dei pescatori”, in collaborazione con il Parco Nazionale dell’Asinara e Area Marina Protetta “Isola dell’Asinara”, l’Università di Ferrara, l’Università di Bucarest, Flag Nord Sardegna, Co.pe.g.a. Società Cooperativa A.r.l di Porto Torres, la cooperativa Pescatori di Stintino e la digital tech agency Innovyou.
Per proteggere dall’inquinamento da plastica l’isola dell’Asinara, ricercatori e pescatori hanno deciso di unire le proprie forze e daranno vita, nei prossimi mesi, ad una strategia per il controllo costante del marine litter, causa di innumerevoli danni alla vita marina e anche fonte di impatti negativi sulla pesca e sull’economia locale.
Il progetto vuole sviluppare sul territorio un approccio partecipativo tra pescatori, enti di ricerca, amministrazioni pubbliche, cittadini, che saranno supportati da strumenti digitali ad hoc e coinvolti in un’attività di monitoraggio, indispensabile per trovare soluzioni sostenibili al problema dei rifiuti marini.
Tra le azioni previste, anche la costruzione di una specifica app per la segnalazione dei rifiuti a mare, disegnata in funzione dell’Isola dell’Asinara: si chiamerà “Sea waste finder” e la sperimentazione condotta da un team di ricercatori e pescatori partirà in occasione della Giornata del Mare, l’11 aprile. Le informazioni raccolte confluiranno in una banca dati.