«Apprendendo da tutti i media (carta stampata, televisione e social) dell’avvio della stagione turistica 2022 del trenino verde e dell’enfasi gioiosa di tutti, operatori, politici, ecc., altro non posso fare che esprimere il mio forte rammarico dato che da 8, diconsi otto anni, il territorio di Ussassai è privo di tale attrattore turistico/economico, nonostante gli sforzi fatti dall’attuale giunta e dagli imprenditori locali per valorizzare il territorio. Fatta eccezione per, definiamolo cosi, un guizzo nel buio, dato dalla consegna dei lavori, a lungo procrastinati, e la conseguente illusione di una rapida riapertura della tratta ci si ritrova punto e a capo, anzi anche peggio.»
Lo scrive, in una dura lettera, il sindaco di Ussassai Francesco Usai, che aggiunge: «Dopo la fuga dell’impresa appaltatrice, assolutamente non in grado di effettuare le lavorazioni necessarie atte a far riprendere il traffico ferroviario, adesso oltre il danno aggiungiamo la beffa: se fino allo scorso agosto i turisti che arrivavano desiderosi di fotografare il paesaggio che faceva da cornice alla maestosità del ponte ferroviario e affacciarsi sulla struttura dello stesso oggi tutto questo è impossibile. I ponteggi realizzati per consentire le lavorazioni ingabbiano e nascondono la travatura metallica, e di fatto non incentivano di certo eventuali foto ricordo; l’asportazione di numerose parti del piano di calpestio e delle rotaie del ponte hanno fatto si che il transito sullo stesso fosse oltremodo pericoloso ed in automatico impedendone, giustamente, l’accesso.
Alla luce di ciò, oltre l’amarezza nel sentirsi trascurati da tutte le istituzioni di ogni genere e grado (mancanza del medico, sistema viario fatiscente, mezzi di comunicazione obsoleti e aggiungiamoci anche il tarpare la voglia di fare) viene anche il ragionevole e fondato dubbio che ci sia un non meglio identificato disegno al volere che la tratta del trenino verde non passi nel territorio comunale visto anche il silenzio degli operatori turistici circa la non riapertura di quest’ultima».
«La domanda conseguente è: chi si vuole avvantaggiare? – rincara la dose Francesco Usai -. Concludendo è inutile che sprechi parole nell’autoilludermi augurandomi che tutto si risolva in breve tempo, come tutti i miei compaesani e da semplice cittadino mi sento scippato e preso in giro e invece come Sindaco.»
Antonio Caria