«Il Compendio ex militare di Punta Rossa di Caprera rappresenta un bene di interesse culturale e storico, inserito in un contesto naturale di eccezionale bellezza, ricco di macchia mediterranea e rocce granitiche, ma anche una testimonianza unica della storia militare. Il recupero delle strutture e la loro riqualificazione per fini turistici e ambientali, nell’ambito dell’obiettivo della valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale, fanno parte degli interventi per il rilancio socioeconomico del territorio dell’isola di La Maddalena.»
Lo ha detto l’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna, durante la visita, accompagnato dal sindaco Fabio Lai, al Compendio di Punta Rossa di Caprera, che dal 2008, dopo la firma dell’accordo Stato-Regione, è stato trasferito a titolo gratuito dal Demanio militare al patrimonio regionale.
«Lo strumento – ha aggiunto l’assessore Quirico Sanna – che consentirà una fruttuosa gestione del Compendio è quello della concessione/locazione ai privati, a titolo oneroso, con l’obiettivo di valorizzarlo, grazie ad un progetto di recupero, restauro e ristrutturazione, subordinando, comunque, la concessione alla fruizione da parte del pubblico del patrimonio culturale che rappresenta. Sarà necessario mantenere l’equilibrio tra il complesso militare, la sua storia e l’ambiente naturale di pregio che lo circonda, un insieme che rappresenta il valore unico e assoluto di Punta Rossa.»
Nelle scorse settimane, la Giunta regionale ha approvato la delibera che prevede il bando di gara: «Sarà l’occasione – ha sottolineato l’assessore Quirico Sanna – per realizzare finalmente, dopo anni di attesa, il recupero e la rifunzionalizzazione della struttura, rendendola fruibile e trasmettendo alle future generazioni il suo valore storico-culturale. Attualmente, la struttura è in stato di abbandono e di degrado, perciò, in tempi brevi, dovremo aprire un dialogo con la Sovrintendenza, che ha stabilito vincoli talmente rigidi da impedire alcuni interventi urgenti per il recupero conservativo degli immobili. La volontà della Regione è quella di restituire alla vita sociale ed economica isolana un bene che appartiene non solo ai maddalenini, ma all’intera Sardegna, e che deve essere recuperato e valorizzato senza realizzare alcun metro cubo in più rispetto alle strutture esistenti».