«La Sardegna, purtroppo, è diventata una meta quasi impossibile da raggiungere per tutti quei turisti che hanno acquistato voli low cost. Alcune compagnie aeree, infatti, stanno quotidianamente annullando i voli senza fornire nessuna spiegazione riguardo la motivazione di queste cancellazioni che, per giunta, arrivano inaspettate e a poche ore dalla partenza. Era esattamente il primo giugno scorso quando paventai questo scenario catastrofico di fronte alle sparate del presidente Christian Solinas, che aveva assicurato ‘in Sardegna arriveranno 3 milioni di turisti. Dichiarazioni alle quali replicai che un’amministrazione regionale che si rispetti non poteva basare le sue certezze su vettori che se ne vanno da un giorno all’altro senza neanche salutare. Siamo quasi a metà luglio, Presidente, e i numeri degli arrivi negli scali sardi disegnano la curva peggiore della storia recente.»
Lo dice il consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi, alla luce dell’ultimo report diffuso da Federalberghi Sardegna che denuncia un crollo dei fatturati di circa il 95 per cento.
«Pur desiderando trascorrere le vacanze in Sardegna, i turisti di diverse città europee non riescono a raggiungere l’isola perché i costi dei voli sono folli, mentre le compagnie low cost, come era scontato che fosse, non stanno dando alcuna garanzia sulle partenze e stanno addirittura annullando i voli, poiché presumibilmente, a causa della riduzione del numero dei passeggeri, questi non sono più vantaggiosi economicamente – aggiunge Roberto Li Gioi -. Il comparto turistico–alberghiero sardo intanto, da Nord a Sud dell’isola, nonostante le belle parole e le rassicurazioni date dal Governatore a suo tempo, già intravede l’orlo del baratro. La stagione turistica è ormai inoltrata ma gli oltre tre milioni di turisti tanto attesi ancora non si vedono. A questo punto – conclude Roberto Li Gioi – la Regione ha il dovere di attivarsi e rimediare all’escalation di errori, in primo luogo di comunicazione, che è stata in grado collezionare dall’inizio dell’emergenza Covid sino a oggi.»