«Il turismo nautico, costituito da tutti quei vacanzieri che ogni anno raggiungono la nostra isola a bordo di imbarcazioni private, rappresenta una preziosissima e fondamentale risorsa per l’economia della Sardegna, in particolar modo per quelle località in cui insistono i porti turistici come Porto Cervo, Santa Teresa di Gallura, Alghero, ma anche Villasimius o Teulada ad esempio. Nell’augurarci che in tanti scelgano la nostra isola come destinazione sicura anche quest’anno, crediamo sia necessario agevolare le procedure di rilascio del cosiddetto “passaporto sanitario” che, come anticipato dalla Regione, potrebbe essere rilasciato nei porti e negli aeroporti. Dal momento che le nostre coste presentano uno svariato numero di porti turistici, credo che la Regione debba prevedere sin da subito la realizzazione di una rete di laboratori analisi in queste località direttamente interessate dall’arrivo dei turisti: strutture pubbliche, con la possibilità di adesione da parte di quelle private, destinate all’effettuazione dei test sierologici per rilevare la presenza di anticorpi al virus Sars-Cov-2.»
Questa la proposta del consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi contenuta in un’interrogazione indirizzata al presidente Christian Solinas, all’assessore della Sanità Mario Nieddu, e all’assessore dei Trasporti Giorgio Todde, ai quali viene chiesto se non ritengano necessario e urgente adottare questa iniziativa per ridurre l’impatto di questa crisi economica inaspettata e senza precedenti.
«Una rete di laboratori di questo tipo, tra l’altro – prosegue Roberto Li Gioi – consentirebbe di raggiungere un duplice obiettivo: dare una concreta possibilità di sopravvivenza al turismo nautico e favorire un fluido e capillare flusso di informazioni utili a restituire alla regione un’accurata fotografia della diffusione del virus nella popolazione.»
«In vista della ‘fase due’ e considerata la forte vocazione turistica della Sardegna, chiedo inoltre al Governatore, sull’esempio di altre regioni come la Liguria e la Toscana, di autorizzare la riapertura dei cantieri nautici, in modo da poter approntare da subito l’avvio di attività che, nel quadro normativo vigente e nel rispetto delle disposizioni in materia di distanziamento sociale, garantiscano la ripresa produttiva di un settore che rischia altrimenti di rimanere inattivo per tutto il 2020. Se i cantieri non verranno riaperti a breve – conclude il consigliere regionale del M5S – le imbarcazioni, pensiamo a quelle destinate al noleggio ad esempio, non sarebbero comunque pronte a navigare e la stagione turistica, anche in presenza di una eventuale e seppur ridimensionata domanda, sarebbe comunque compromessa.»