«Mi sono deciso a scriverLe dopo che l’evoluzione degli eventi che riguardano la Costa del Comune di Baunei è divenuta, in quest’ultimo mese, insostenibile. Nonostante giugno 2020 sia partito con i migliori auspici, avendo il litorale di Baunei acquisito da parte di Legambiente e Touring Club Italiano l’ambìto riconoscimento di mare più bello d’Italia, da parte di alcune Istituzioni regionali ha acquisito il meno ambìto riconoscimento di essere il mare più avversato, se non d’Italia, quantomeno della Sardegna.»
Inizia così una lettera inviata dal Consigliere regionale del Partito democratico e sindaco di Baunei, Salvatore Corrias, all’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna.
«Di ciò, pertanto – sottolinea Salvatore Corrias -. Le chiedo conto, qui e adesso, e della responsabilità politica in capo a Lei e all’Ufficio che presiede. ll Buon Dio e la natura hanno dato al comune di Baunei 40 chilometri di costa tra i più belli di tutto il Mediterraneo, che comprende quale oneroso accessorio, il vigilare, controllare e conservare tale patrimonio. Ora, gli ultimi provvedimenti che riguardano Cala Mariolu (“Ispuligedenìe”) e Cala Luna sono sorretti più dal colore politico che dall’interesse per la collettività, mettendo seriamente a repentaglio l’esercizio delle attività che vi si svolgono. Senza entrare nel merito delle vicende (che saranno oggetto del vaglio presso le opportune sedi), impedire, ad esempio, al Comune di Baunei di apporre a Cala Luna un corridoio di lancio (richiesto a Febbraio 2020) dove ne ha la piena e legittima competenza, motivando il diniego con la pendenza di una gara per la concessione di un pontile presso lo stesso sito, appare irriguardoso. Anzi, posto che la gara non ha avuto seguito, irriverente.»
«Altrettanto irriverente – aggiunge Salvatore Corrias – è la prevaricazione di competenze che, stante la Sua proposta (approvata nella delibera di Giunta n. 35/12 del 9.07.2020), ha consentito ad alcuni operatori turistici della località Cala Gonone di aprire un corridoio di lancio a Cala Mariolu, creando un precedente pericoloso per tutta la Sardegna. Le chiedo conto, dunque, di quanto sta accadendo, e di sapere come sia possibile che proprio in questo periodo di emergenza Covid-19, dove le operazioni di vigilanza e contingentamento sono assolutamente necessarie per la salute pubblica, senza alcuna specifica competenza ed attribuzione di funzioni, Lei abbia proposto e consentito che i privati cittadini, nel caso di Cala Mariolu, autolegittimatisi, possano aprire un corridoio di lancio.»
«Le chiedo pertanto – conclude Salvatore Corrias – di avviare una seria inversione di marcia affinché la condivisione (sempre voluta e cercata) del patrimonio ambientale di Baunei con l’universo mondo non venga pregiudicata dalla protervia di chi, irresponsabilmente (nel senso che non ne ha alcuna responsabilità, né morale né giuridica) prevarica i propri confini.»
Antonio Caria