Parlamento europeo e Consiglio non hanno trovato un accordo sulla riforma della Politica agricola comune e hanno rinviato a giugno la ripresa dei negoziati per arrivare a un compromesso che consenta di varare la nuova Pac.
Uno stop inatteso che preoccupa il comparto agricolo sardo, già pesantemente colpito dalla crisi economica indotta dalla pandemia di covid 19: «Il settore agricolo attende da tempo questa riforma su cui puntano le speranze di un rilancio economico che, al termine, si spera, di un anno e mezzo di pandemia, non può essere rimandato», sostiene la Confederazione italiana agricoltori Sardegna.
Dalla nuova Pac ci si aspetta una serie di regole adeguate ad affrontare i cambiamenti dettati dal Green Deal europeo nei settori ambientale, produttivo, commerciale e sociale.
«Questo rallentamento nella definizione della nuova Pac non può che destare preoccupazione in tutti gli attori del comparto agricolo. Aspettiamo di poter conoscere e attuare nuove regole condivise, che da una parte siano in linea con le sfide future che attendono l’economia globale, giustamente sempre più orientata verso la sostenibilità ambientale e sociale, e dall’altra mettano in primo piano il reddito agricolo, la qualità delle produzioni, lo sviluppo delle aree rurali.»